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IL PERSONAGGIO/ Nando Paone: «Mi batto affinché Pozzuoli offra maggior intrattenimento» – GUARDA IL VIDEO

IL PERSONAGGIO/ Nando Paone: «Mi batto affinché Pozzuoli offra maggior intrattenimento» – GUARDA IL VIDEO
  • Pubblicato19 Ottobre 2014

di Violetta Luongo

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Nando Paone al cinema Modernissimo per “E fuori nevica”

POZZUOLI – “Nevica nevica!”, urla felice Cico, con il suo umorismo ingenuo ma dall’acuta intelligenza nonostante sia un uomo-bambino. Cico è uno dei tre fratelli Righi, interpretato magistralmente dall’attore Nando Paone, nella commedia nata da un’idea di Enzo Iacchetti e dalla sceneggiatura di Vincenzo Salemme. “E fuori nevica” dopo 20 anni diventa un film, gli attori più maturi e consapevoli del loro ruolo hanno la possibilità di una espansione narrativa maggiore, e Paone, puteolano d’adozione, conferma la sua bravura. Regge la scena perfettamente e strappa più di una risata, nonostante nel film manchi la commozione e la poesia del finale, Salemme riesce, correndo un rischio, nel suo intento di emozionare divertendo.

UN FILM SU POZZUOLI – E mentre l’attore e regista bacolese sogna un film interamente girato a Bacoli, Paone lo avrebbe già nel cassetto, che punti su Pozzuoli e che si svolga in alcuni luoghi della città. Crede nella città flegrea in cui ha la sua dimora e in cui nel 2010 fonda e gestisce con la compagna attrice, Cetty Sommella, un Laboratorio di Formazione Teatrale:  “SalaMolière” porta a compimento una programmazione di prosa fino a giugno, con spettacoli spesso prodotti e diretti dagli stessi Paone e Sommella e interpretati da giovani attori, ex allievi del Laboratorio, che raccolgono un ottimo riscontro di critica.

SALA MOLIERE HA RIPORTATO IL TEATRO IN CITTA’ – Lo spazio ha riportato a Pozzuoli il teatro con cartelloni di grande interesse, senza aumentare i costi dell’abbonamento. In un periodo in cui i teatri sono in crisi, molti dei quali chiudono, va lodato lo sforzo produttivo di Paone e Sommella, che portano avanti un’iniziativa culturale di spessore autofinanziandosi, a dispetto delle istituzioni, spesso sorde al richiamo della cultura.

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