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Figliolia “trema”, spunta un nome “nuovo” per la guida della sinistra

Figliolia “trema”, spunta un nome “nuovo” per la guida della sinistra
  • Pubblicato15 Gennaio 2012
Vincenzo Figliolia

POZZUOLI –  Enzo Figliolia trema. Un’onda “anomala” starebbe per abbattersi sullo schieramento di centrosinistra e potrebbe minare i già precari equilibri che reggono lo schieramento costruito intorno al veterano ex Sindaco del PD. La novità ha un nome, Giacomo Bandiera, esponente di SEL che gode dell’appoggio di quella parte della sinistra stanca delle vecchie logiche che hanno caratterizzato nel corso degli anni il centrosinistra puteolano e stanca delle logiche “paternalistiche” del PD e del suo segretario Figliolia.

UNA VENTATA D’ARIA FRESCA  per l’elettorato di sinistra, un voto di protesta, una decisa sterzata verso la vera sinistra se irrompesse il professor Bandiera che sembrerebbe intenzionato a seguire la strada “De Magistris” con “Pozzuoli è tua”, sbaragliando la concorrenza di quanti vorrebbero le solite facce alla guida del paese. Ma se così fosse, il PD e SEL avrebbero molto a cui pensare. Non è detto che tutti restino fedeli all’amico Enzo e si vocifera invece che in molti siano pronti a dare man forte a Bandiera che porterebbe con lui una ventata di protesta “demagistrisiana” memoria anche nella martoriata Pozzuoli.
da sinistra Costigliola (IDV) , Figliolia (PD) e Morra (SEL)

NULLA DI SCONTATO –  Dunque niente è scontato nel centrosinistra, si rimettono in discussione le alleanze tra PD e SEL perchè proprio quest’ultima potrebbe andare a fare un patto d’acciaio con le varie associazioni e movimenti che già sosterrebbero Bandiera. Il voto dei cittadini stanchi dei soliti volti potrebbe sposare la sua discesa in campo e cavalcare la lunga ed imperiosa onda dell’antipolitica così come è accaduto con De Magistris a Napoli, con il quale il “nuovo” avrebbe già più di un contatto. Anche i malpancisti dell’IDV avrebbero l’opportunità di creare un nuovo fresco e genuino polo di sinistra.

UDC AGO DELLA BILANCIA– Ma che si dice in casa UDC? Solite discussioni stile prima repubblica sulla leadership del partito che a breve, anzi dai prossimi congressi, dovrebbe passare nelle mani dell’assessore regionale Pasquale Sommese con il suo referente puteolano Giovanni Pollio, già consigliere comunale fedele a Magliulo fino alla fine, ovvero fino alla firma degli ammutinati. Proprio l’UDC di Sommese avrebbe cominciato una serie di telefonate a coloro che nella scorsa tornata elettorale avevano raggiunto risultati soddisfacenti in termini elettorali oppure erano consiglieri eletti, una vera e propria campagna acquisti per rafforzare una lista che sembra voglia raggiungere almeno le 9000 preferenze. Ma con chi andrà l’Udc? Molti bene informati ritengono che la scelta più conveniente elettoralmente parlando, sia quella di andare con il Pd che però a differenza di quanto si può pensare quest’ultimo al suo interno ha molte cose da risolvere. Dunque il partito di Pollio cercherà di attendere il più possibile anche per capire dove sarà migliore la collocazione, fermo restando che il PDL naviga ancora nella nebbia.
TUTTI CHIAMANO TUTTI– Per costruire le nuove liste molti si sono dati alla campagna acquisti e i giocatori più ricercati sarebbero gli ex PDL che appartenendo ad un partito ormai disgregato si sentirebbero al calduccio di casa se entrassero a far parte di una sigla come dire, meno funestata dalla guerre interne. Ecco perchè il centrosinistra ed il centro stanno provando l’avvicinamento a qualcuno dei consiglieri ex PDL ed ex Pozzuoli Futura per poter raccogliere consensi e soprattutto riempilista. Cosa che strebbero facendo anche FLI ed API che sarebbero intenzionate a presentare la loro lista, non si sa dove, per aspirare ad una poltroncina nel parlamentino civico. Ancora secondo alcuni alla prossima tornata elettorale, molte associazioni e movimenti locali ormai stanchi delle prese in giro da parte di volti troppo noti, starebbero organizzando una federazione che metta in campo energie nuove e che indichi uomini della società civile nei ruoli della politica.
GENNARO MAIONE