Discarica abusiva da 17mila metri quadrati sequestrata dalla Guardia Costiera di Pozzuoli

POZZUOLI – Nell’ambito delle attività di repressione finalizzate a garantire il rispetto delle norme a tutela dell’ambiente, con particolare attenzione ai fenomeni di gestione illegale dei rifiuti e di scarichi di acque reflue non depurate, sotto la costante direzione investigativa della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Circondariale Marittimo — Guardia Costiera di Pozzuoli con la sinergica collaborazione degli Uffici Locali Marittimi di Mondragone e Castelvoltumo ed unitamente al personale dell’Agenzia Regionale Arpac Dipartimento di Caserta, hanno svolto delle indagini che hanno permesso di individuare la presenza di un deposito incontrollato di rifiuti nel territorio del Comune di Sessa Aurunca (CE), presso l’Area Industriale III. L’area in questione, estesa per circa 17.000 mq, è stata immediatamente sottoposta a sequestro, in quanto ospitava in maniera incontrollata e senza alcun tipo di protezione rispetto agli agenti atmosferici, un elevatissimo numero di rifiuti derivante da lavorazioni di demolizione, riparazione e manutenzione sia nautica che veicolare, nonché rifiuti prodotti da lavorazioni ascrivibili a varie diverse tipologie. Tale materiale, in violazione della normativa ambientale vigente, risultava tra l’altro non correttamente separato e raccolto per tipologia, nonché privo di idonei contenitori, e della necessaria cartellonistica indicante la natura dei materiali stoccati.
LE INDAGINI – In funzione delle espresse criticità, tali da poter determinare una grave minaccia per l’ecosistema locale e per la salute pubblica, è stata eseguita la misura cautelare reale del sequestro preventivo d’urgenza, successivamente validato dal GIP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Le indagini hanno consentito di individuare — sebbene nella fase embrionale delle indagini preliminari – gli autori di tale illecito, e di deferirli in ragione dell’illecita gestione di rifiuti, che ha di fatto determinato la creazione di una vera e propria discarica a cielo aperto. Le attività di indagine sono state condotte mediante l’impiego dei Militari della Guardia Costiera, sotto il coordinamento operativo della Direzione Marittima della Campania, e si inseriscono nell’ambito delle numerose attività investigative condotte da questa Procura e indirizzate al fine di reprimere fenomeni nocivi per l’ambiente, in aree sensibili e potenzialmente soggette a fattispecie di inquinamento ambientale.