Close
Notizie flash

CURIOSITA’ DAL MONDO/ Chiusa fabbrica di formaggi, i dipendenti facevano il bagno nel latte

CURIOSITA’ DAL MONDO/ Chiusa fabbrica di formaggi, i dipendenti facevano il bagno nel latte
  • Pubblicato6 Maggio 2014

500x281xla-foto-incriminata.jpg.pagespeed.ic.qdGW23NVbq
La foto postata dai dipendenti della fabbrica russa

RUSSIA – Fare il bagno nel latte è rigenerante, idratante e rilassante, ma se questo avviene in una fabbrica di formaggio allora le cose cambiano. I dipendenti di un’azienda casearia russa infatti invece di lavorare si immergevano nel latte per un bel caldo bagno. Inoltre la beffa continuava sul web, infatti gli stessi trasgressori hanno avuto la brillante idea di pubblicare su Facebook una foto di un loro bagno, con il commento “Così facciamo vedere ai nostri clienti come il nostro fantastico formaggio viene fatto”.  

CHIUSA LA FABBRICA – I clienti però non hanno per nulla apprezzato il gesto, e si sono attivate le autorità che hanno imposto la chiusura della latteria, che è stata sottoposta a rigorosi controlli sanitari, e ai dipendenti ritratti nella foto sono stati fatti esami medici per valutare il rischio che malattie possano essere state trasmesse tramite il formaggio. Uno dei ragazzi, il ventisettenne Artem Romanov, giustifica l’accaduto spiegando, a un giornale locale, «che si è trattato di una bravata improvvisata in occasione del compleanno di uno di loro, e non di una cosa premeditata o ripetuta. Non ci sarebbe, sostiene, nessun uso improprio sistematico del formaggio o dei suoi ingredienti».

CLIENTI DISGUSTATI – I legali della latteria di Torgovii Dom-Siri, nel sud-est della Siberia, hanno cercato di minimizzare spiegando che il liquido bianco dove i ragazzi fanno il bagno non è latte, ma uno scarto acquoso di produzione, che non viene utilizzato nella produzione di cibi. Ma per le autorità questo non è sufficiente. Uno dei clienti della latteria, il 57enne Savely Maslow, commenta arrabbiato: «Ci sentiamo degli idioti perché facciamo di tutto per supportare le imprese locali comprando i loro prodotti, e loro ci insultano così, lavando i loro luridi corpi nel cibo che ci vogliono fare mangiare».