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CAMPI FLEGREI/ Capotreno aggredita, la condanna: «Nessun ritardo può giustificare un atto di violenza»

CAMPI FLEGREI/ Capotreno aggredita, la condanna: «Nessun ritardo può giustificare un atto di violenza»
  • Pubblicato19 Dicembre 2013
Il cartello che informa della sospensione del servizio

CAMPI FLEGREI – Condanna per l’aggressione alla capotreno della Sepsa è arrivata dal circolo puteolano di “Sinistra Ecologia e Libertà” «Esprimiamo la nostra solidarietà al capotreno della Ferrovia Cumana, aggredito da alcuni viaggiatori irritati dal grave ritardo con cui viaggiava il convoglio. Nessun ritardo, e nessun disservizio in genere, può giustificare un atto di violenza nei confronti di una donna che sta svolgendo il proprio lavoro; condanniamo la vile aggressione e invitiamo la Regione Campania ad intervenire in maniera incisiva sulla gravità della situazione dei trasporti sul nostro territorio.

 

CRISI GENERALIZZATA – E’ da troppo tempo ormai – prosegue la nota diramata da SEL – che treni e autobus ritardano le corse e interrompono il servizio per mancanza di fondi, a dispetto di un biglietto il cui costo diventa sempre più caro. Se alla situazione dei trasporti si aggiungono anche gli altri gravi deficit della nostra Regione, si può facilmente capire perché le persone sono ormai ai limiti della sopportazione. Negli ultimi tre mesi, come accade già da diversi anni a questa parte, i cittadini campani sono costretti a pagare analisi cliniche, ecografie, radiografie ed altre prestazioni sanitarie: ogni anno si riducono sempre di più i tetti di spesa per i servizi alla persona. Dalle ultime stime dell’Istat risulta che il 48% delle famiglie che risiedono nel Mezzogiorno sono a rischio di esclusione sociale, a causa di redditi che sono al di sotto della soglia di povertà e a causa dell’alto tasso di disoccupazione. Basta con i tagli ai servizi pubblici, No allo smantellamento dello Stato Sociale».