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CALCIO/ Parla Mario Follera, leader della Puteolana «Torneremo a sorridere»

CALCIO/ Parla Mario Follera, leader della Puteolana «Torneremo a sorridere»
  • Pubblicato22 Aprile 2020

POZZUOLI – «Viviamo un momento storico di grande difficoltà fatto di privazioni e rinunce. Sappiamo bene che il percorso è ancora lungo e provante, ma la voglia di tornare a gestire la nostra normale quotidianità fatta di vicinanza, tranquillità ed esperienze fisiche, ci darà la forza e l’animo di sopportare i sacrifici restanti». A parlare è Mario Follera leader indiscusso della Puteolana 1902, con tono deciso e speranzoso di chi come tutti è stato ed è costretto ad abdicare alle proprie necessità in virtù della lotta comune contro un male ancora forse oscuro sibillino, limaccioso rappresentato dal Covid-19. «Le nostre vite sono fortemente condizionate dalla rinuncia alla libertà, al lavoro ed ai rapporti umani. La mia, dalla lontananza alla passione che coltivo da bambino: il calcio. Appare assurdo adesso parlare di sport di fronte alla tragicità degli eventi. Come tutti sappiamo adesso è in discussione l’organizzazione della famosa Fase 2. So che in Lega stanno formulando progetti per un ipotetico ripristino dei campionati di calcio almeno delle serie maggiori. Noi calciatori siamo tranquilli; la priorità assoluta resta sempre, come deve essere, la tutela della salute di tutti.»

L’ATTESA – Sorride Mario quando gli si chiede degli allenamenti e del mantenersi in forma, risponde sarcastico «L’unica cosa in questa quarantena che non ci manca è il tempo. Tempo che ad essere sinceri abbiamo impiegato bene per la riscoperta di interessi che avevamo un po’ messo da parte. Per gli allenamenti non tutti abbiamo un giardino o dello spazio all’aperto. Personalmente affido almeno un paio d’ore giornaliere all’esercizio fisico. Abbiamo un gruppo whatsapp gestito dal nostro preparatore atletico che ci assegna esercizi fisici compatibilmente con le nostre possibilità. Siamo molto uniti e consapevoli della necessità di mettercela tutta. Bisogna farsi trovare pronti, perché torneremo tutti a sorridere.»