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CALCIO/ Nuvole nere si addensano sul futuro della Sibilla

CALCIO/ Nuvole nere si addensano sul futuro della Sibilla
  • Pubblicato14 Giugno 2013
Lo stadio Tony Chiovato al centro del destino della Sibilla

BACOLI – Dopo due anni “horribilis” la Sibilla Flegrea Bacoli si affaccia al prossimo campionato con più incertezze che certezze. Prima la retrocessione senza lottare due anni fa, poi l’anno di Eccellenza iniziato benissimo e finito in maniera anonima, dopo che a dicembre si era smembrata la squadra. Cosa accadrà quest’anno? Delle squadre flegree la Sibilla è quella avvolta dal mistero più fitto, poco trapela da Bacoli e se il detto dice “nessuna nuova buona nuovo” non è così per il sodalizio azzurro. A maggio si era paventato un ritorno di Carannante con una cordata di imprenditori pronti a prelevare la squadra, eventualità questa che per ora pare essersi arenata.

NODO CHIOVATO – Si va avanti (?) con la famiglia Borredon tra più dubbi che certezze. La vera incognita, attorno la quale poi gira tutto il destino della Sibilla è lo stadio. Lo scorso anno il Comune di Bacoli sfrattò gli azzurri dal Chiovato per morosità, chiudendo a metà stagione agli allenamenti e lasciando alla squadra cittadina la sola possibilità di giocare le gare interne all’ombra del Castello di Baia. La Sibila valutò dal canto suo di “trasferirsi” al “Vezzuto – Marasco” di Monte di Procida, dove non solo si allenò ma terminò anche le gare di campionato. Se a Bacoli dovesse arrivare una cordata di imprenditori, che affianchi i Borredon e prelevi la squadra, prima di parlare di calcio giocato deve risolvere la grana Chiovato, in pratica buona parte del budget per la nuova stagione se ne andrebbe per risanare il debito con il Comune.

SOLUZIONE MONTE DI PROCIDA? – Se invece tutto dovesse rimanere come è, allora bisognerà trovare una soluzione quanto meno per gli allenamenti. Infatti la società potrebbe anche trovare un accordo con il Comune di Bacoli per giocare le sole gare interne al Chiovato ed allenarsi altrove. In città in molti sono convinti che si possa optare di nuovo per la “soluzione Monte di Procida” in realtà la strada che vedrebbe la Sibilla dividere il “Vezzuto – Marasco” con i padroni di casa è più in salita di quanto si possa pensare. Creare infatti una sinergia, tra le due realtà, tale da permettere ad una squadra di eccellenza di allenarsi in maniera continuativa pare una cosa a dir poco improbabile. A Bacoli prima di parlare di calcio bisognerò parlare di budget e soprattutto di questione stadio. La Sibilla delle squadre flegree pare essere quella più in alto mare di tutte, d’altronde è anche quella che viene da una situazione pregressa più complicata.

 

ANGELO GRECO