POZZUOLI – Un vespaio di polemiche sta accompagnando la vigilia dell’attesissima finale di play off tra Afragolese e Puteolana 1902. Società e tifosi granata infatti hanno deciso di non acquistare i 50 biglietti messi a disposizione per la trasferta di sabato, in quanto il numero è ritenuto “irrispettoso per la storia e la tradizione” della squadra di Pozzuoli, che giocherà la partita dell’anno senza i propri tifosi. Sull’argomento è intervenuto questa mattina il presidente Marco Bottino che si è detto molto amareggiato dalla situazione venutasi a creare «Ha perso lo sport. Dispiace tanto giocare una finale senza i nostri tifosi, è una sconfitta per il calcio intero e una penalizzazione ingiusta per la città di Pozzuoli. -ha detto Bottino- Una finale del genere merita almeno duemila spettatori, la cosa più giusta sarebbe stata giocarla in uno stadio idoneo, non dove c’è un limite di 700 spettatori, è un danno anche per i tifosi locali e ci perde lo sport. Anche l’Afragolese è stata penalizzata, ci tengo a precisare come il nostro comunicato di ieri sera sia contro il provvedimento e non contro la società Afragolese, verso la quale non siamo stati d’accordo per la scelta di destinare uno spazio non idoneo, considerando che la Puteolana ha sempre riservato la tribuna coperta e che per una finale si poteva ospitare i nostri tifosi in uno spicchio di stadio più consono all’evento.»
SOLUZIONI ALTERNATIVE – «Abbiamo provato a trovare insieme al club afragolese più soluzioni -spiega il presidente granata- ma non ci siamo riusciti per motivi di ordine pubblico in quanto il settore ospiti è inagibile potendo ospitare un numero molto limitato ed esisteva un reale pericolo di contatto tra le due tifoserie. Condividiamo la scelta della città di Pozzuoli di disertare, di non assistere alla partita in queste condizioni, siamo molto amareggiati anche perché la città attendeva l’evento ed era pronta a sostenere la squadra. Hanno perso tutti, con la Puteolana che viene privata dell’amore e il calore dei suoi tifosi nella gara dell’anno».