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BRADISISMO/ Una nave per studiare la Caldera dei Campi Flegrei

BRADISISMO/ Una nave per studiare la Caldera dei Campi Flegrei
  • Pubblicato16 Maggio 2013
I Campi Flegrei visti dal satellite

CAMPI FLEGREI – Inizia oggi la campagna geofisica-oceanografica “Ricamar 2013”, condotta in sinergia tra l’Istituto Idrografico della marina militare e l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), nell’ambito dell’accordo di collaborazione con il coordinamento nazionale per la geofisica marina (Conagem).

DIREZIONE GOLFO DI POZZUOLI – La nave Ammiraglio Magnaghi, unità idro-oceanografica maggiore della marina militare, ha lasciato il porto di La Spezia e si dirigerà verso il Golfo di Pozzuoli, dove svolgerà un’importante campagna di attività scientifiche volte allo studio della caldera dei Campi Flegrei, una delle zone vulcaniche più densamente popolate del mondo. A bordo un’equipe di ricercatori dell’Ingv, il cui l’obiettivo è una caratterizzazione del Golfo di Pozzuoli attraverso l’identificazione di strutture sottomarine, la tipologia del fondale, il censimento di sorgenti di emissioni gassose, la valutazione di variazioni termiche delle acque marine, comparate con dati satellitari e contestualmente prefigurare scenari propedeutici all’installazione di sistemi sottomarini di osservazione.

IL PROGETTO – è di estrema utilità poiché, per esempio, attualmente non esistono sistemi installati sul fondale marino nel Golfo di Pozzuoli per il rilevamento della deformazione associata ai fenomeni sismici e vulcanici. Il focus è quello di realizzare un prototipo di infrastruttura con cavo sottomarino, su cui insistono alcuni punti di collegamento per sensori di monitoraggio. La marina militare concorre alla salvaguardia ambientale, proponendosi come ponte tra la rete di monitoraggio a terra e l’innovativo sistema marino.