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Pozzuoli

A Pozzuoli il 70% delle spiagge è in concessione, avanti la battaglia per gli arenili gratuiti

A Pozzuoli il 70% delle spiagge è in concessione, avanti la battaglia per gli arenili gratuiti
  • Pubblicato14 Dicembre 2023

POZZUOLI – Uso libero e gratuito degli arenili, troppo spesso blindati e privatizzati in danno del bene comune, dell’ambiente e del diritto alla salute. La città di Pozzuoli si schiera in prima linea in questa battaglia. Il gruppo di attivisti di “Mare libero Pozzuoli”, insieme ad altri provenienti da tutta la Campania e dal resto d’ Italia, si metterà in viaggio infatti per recarsi sabato 16 dicembre a Viareggio dove si terrà la 2^ conferenza nazionale per il Mare Libero. Un appuntamento ormai consolidato che in questo momento storico assume un valore straordinario. «Il Governo Meloni ha cercato con una fantasiosa mappatura delle spiagge di affermare che appena il 33% delle spiagge italiane sarebbe data in concessione, mentre il restante 67% sarebbe ancora libero includendovi porti, scogliere, foci dei fiumi, aree non balneabili perché inquinate, le zone a riserva integrale; percentuale che per i balneari ed il governo rappresenterebbe la dimostrazione che la risorsa non è “scarsa” e quindi non vi è obbligo di gara per il rilascio delle concessioni come invece prevede la direttiva Bolkestein in tutti i casi in cui il numero di autorizzazioni concedibili è necessariamente limitato. Peccato che basti fare una passeggiata in alcune località costiere italiane per constatare empiricamente come la percentuale di spiagge in concessione salga spesso fino al 70%, come in Campania con Pozzuoli in testa, ed addirittura fin sopra il 90% in altre città d’Italia come Rimini in Emilia. Ed infatti la beffa non è riuscita ad ingannare l’istituzione Europea facendo fare una pessima figura al nostro paese. Per l’Ue quel risultato “non riflette una valutazione qualitativa delle aree in cui è effettivamente possibile fornire servizi di concessione balneare” e “non tiene conto delle situazioni specifiche a livello regionale e comunale”. Morale della favola l’Italia ha due mesi di tempo per mettere in regola la normativa altrimenti si darà seguito alla procedura di infrazione.», si legge in una nota.

L’INIZIATIVA A VIAREGGIO – La seconda conferenza nazionale per il mare libero, alla vigilia della data indicata dal Consiglio di Stato e dalla Legge Draghi come termine ultimo di validità delle concessioni balneari in essere, vuole essere l’occasione per dare vigore e pubblicità ad una vertenza che vede gli attivisti già impegnati sia in ambito giudiziale (sono state presentate numerose diffide ai comuni che hanno emanato nuovi atti di proroga, al fine di creare il presupposto per i ricorsi ai tribunali amministrativi regionali) che in ambito mediatico ed istituzionale.