Fusaro: la pista che non c’è

BACOLI – E’ di circa tre chilometri il perimetro del lago Fusaro. Tre chilometri che nell’immaginario dovrebbero essere percorsi da una pista ciclabile dove i residenti possono godere di una passeggiata intorno al bacino e i turisti ammirare le bellezze del nostro territorio. Nulla di tutto questo è stato realizzato nella piccola frazione di Bacoli che da anni attende il completamento dei lavori. Attualmente infatti l’imponente opera, finanziata con i fondi della Comunità Europea, è completamente abbandonata inserendosi così nel triste elenco delle occasioni perse per i Campi Flegrei.

LA DENUNCIA – Segnalazioni e proteste arrivano direttamente dai cittadini. Cicerone d’eccellenza in questo tour del degrado è stato il “Coordinamento delle Periferie” che da tempo ha intrapreso un’azione di sollecito per il recupero dell’area che, insieme alle Grotte dell’acqua, potrebbe costituire un ottimo volano per lo sviluppo economico del paese. Ma non è solo l’economia a risentirne. A rimetterci è l’intero habitat inserito per le sue caratteristiche nell’area di riserva generale del Parco Regionale dei Campi Flegrei. Un’area dunque da proteggere e che invece versa in uno stato di totale abbandono. Lungo il percorso, oramai invaso dalla fitta vegetazione, centinaia di faretti sono stati distrutti così come parte del sentiero. Preoccupanti poi le condizioni delle tre foci del lago. In particolare quella romana, la più antica, risulta completamente ostruita tale da non permettere il ricambio delle acque con il mare compromettendo così lo stato di salubrità del bacino lacustre.
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ANNARITA COSTAGLIOLA
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