POZZUOLI/ Alcol ai ragazzini: denunciata barista nel centro storico

POZZUOLI – Somministrava alcol ai minori la barista denunciata dalla Polizia municipale durante il weekend. I fatti sono accaduti nel centro storico di Pozzuoli, a seguito di una segnalazione arrivata in centrale operativa. I caschi bianchi arrivati sul posto hanno trovato un gruppetto di ragazzini – tutti minorenni – all’interno del bar: una di loro, una dodicenne, aveva tra le mani un bicchiere contenente alcol, chiaramente riconoscibile dal forte odore etilico, da cui stava bevendo. Alla presenza dei genitori, a cui è stata affidata la ragazza, è stata interrogata: durante il colloquio ha confermato l’abitudine da tempo di acquistare alcolici presso quel locale senza che nessuno le avesse mai chiesto i documenti, come era avvenuto anche sabato sera ordinando una redbull con vodka alla pesca.
LA DENUNCIA – Gli agenti hanno quindi contestato alla titolare dell’esercizio, B.A, l’ipotesi di reato di somministrazione di alcol a minori, oltre a una serie di irregolarità amministrative, con sanzioni pari a 2.500 euro. La municipale poco distante dal bar al centro dei controlli, ha poi intercettato un’altra ragazza, di quindici anni, in evidente stato di alterazione psicofisica. Avvicinandosi e allertando i familiari riuscivano a ricollegare il malessere della giovane all’uso di alcolici, venduti sempre dalla stessa barista poco prima denunciata. Interrogata la minore, alla presenza della madre, risultava aver bevuto un cocktail chiamato “4 bianchi e fragolino”, composto da vodka, gin, rum e tequila, venduto direttamente da B.A senza chiedere alcun documento.
LE SEGNALAZIONI – «Voglio ringraziare i cittadini che hanno segnalato e gli agenti intervenuti per come hanno condotto l’operazione – ha dichiarato il comandante della Polizia municipale Silvia Mignone – Non saranno mai tollerati comportamenti di chi vende alcolici ai minori, la tutela della salute è un caposaldo a cui non si può venire meno. I nostri controlli continuano su tutto il territorio, per contrastare questa cattiva abitudine e tutto ciò che mina la sicurezza dei cittadini, soprattutto i più deboli ed esposti».