Bradisismo, il sindaco di Bacoli contro il ministro Musumeci: «Servono solo i fatti»

BACOLI – «E quindi, vediamo se ho capito bene. C’è un Ministro della Repubblica Italiana che voleva dichiarare lo Stato di Emergenza Nazionale per i Campi Flegrei. Poi, subito dopo, ha affermato pubblicamente di aver ricevuto “pressioni dal territorio” per non farlo. Lo avremmo bloccato noi, in nome di una presunta tutela del turismo. Quindi, colpa nostra. Ovviamente. È sempre colpa di qualcuno. Ed, infine, colpo di scena. Lo stesso Ministro ha appena annunciato che non sarà più dichiarato alcuno Stato di Emergenza Nazionale per i Campi Flegrei. Perché? Semplice. Perché non serve.» A dirlo è il sindaco di Bacoli, Josi Della Ragione, che prende una posizione netta contro il comportamento del ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci «Ed a decretarlo – aggiunge – è stato direttamente il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile. Non un sindaco folle o un cittadino flegreo irresponsabile. Ma la più alta istituzione italiana deputata a fare questo tipo di valutazioni. Avete capito bene. La Protezione Civile. Punto, e capo. Un viaggio sulle montagne russe. Sali e scendi. A tutta velocità. Tra proclami, accuse in diretta televisiva e retromarce repentine. Sarebbe uno spettacolo meraviglioso da ammirare. Se non fosse che stiamo parlando di bradisismo, della preoccupazione di migliaia di persone, di scosse, di famiglie sgomberate, di case da rimettere in sicurezza e di un’economia locale in difficoltà. E di una errata comunicazione: che fa danni, enormi. Ora, sia chiaro. Qui non c’è da inventarsi nulla. Basta fare quello che si è promesso alla gente. Ci sono 500 milioni di euro per fare i lavori su scuole, strade, sottoservizi, costoni e tanto altro? Facciamoli. Ci sono i soldi da dare ai privati per lavori alle loro case danneggiate? Diamoglieli. Subito. Non è facile, per carità. Ma è questa la strada maestra. Seguiamola. Senza minimizzare nulla. Anzi. Ma anche senza allarmare una comunità che merita chiarezza. E non confusione. Il tempo delle parole, dei proclami, è finito. Servono solo i fatti. Lavoriamo insieme. Con un unico obiettivo: i Campi Flegrei. Un passo alla volta.»