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Agguato sul porto di Pozzuoli: massacrato di botte 55enne ex affiliato al clan Beneduce

Agguato sul porto di Pozzuoli: massacrato di botte 55enne ex affiliato al clan Beneduce
  • Pubblicato15 Aprile 2025

POZZUOLI – Gli hanno teso un’imboscata e lo hanno massacrato di botte all’interno della palazzina dove abita. Nel mirino di due uomini incappucciati è finito Raffaele Di Francia, 55 anni, detto “Lello ‘o pollo”, ex fedelissimo del boss Gaetano Beneduce. L’agguato è avvenuto intorno alle 15 di oggi a poche decine di metri dal Molo Caligoliano, in una zona videosorvegliata da telecamere comunali e private. Secondo quanto ricostruito due uomini incappucciati hanno bloccato Di Francia nel portone e lo hanno colpito selvaggiamente con calci e pugni fino a lasciarlo a terra sanguinante. Sul posto sono giunti i sanitari del 118 che lo hanno trasferito in ambulanza al pronto soccorso del “Santa Maria delle Grazie”. Gli aggressori dopo il raid si sono dati alla fuga. Sull’episodio indagano i poliziotti del commissariato di Pozzuoli, diretti dal vicequestore Raffaele Esposito. Al momento non si conoscono i motivi della violenta aggressione né l’esistenza di legami tra la vittima e i suoi aggressori. Di Francia è stato sottoposto ad accertamenti per i numerosi traumi e le ferite riportate.

IL PASSATO – Le indagini puntano a capire anche un eventuale collegamento con l’appartenenza storica del 55enne al clan Longobardi-Beneduce, in particolare all’ala che faceva capo al boss Gaetano Beneduce. Affiliazione che nel 2010 gli costò l’arresto durante la maxi operazione anticamorra “Penelope” e una condanna a dieci anni di carcere. Dagli atti dell’inchiesta emerse come Raffaele Di Francia fosse uno degli uomini a godere di maggiore fiducia da parte del boss, ricoprendo all’interno del gruppo criminale un ruolo di primo piano.

Raffaele Di Francia detto “Lello o pollo”