«De Laurentiis, perché non prendi la Puteolana? È la squadra della nostra città e merita rispetto»

POZZUOLI – Riceviamo e pubblichiamo: «Saluti a priori al direttore della testata ed eventuale ringraziamento per la pubblicazione di questo testo. Apprendo dalle vostre pagine, che i dirigenti comunali con l’avallo dell’amministrazione si stanno industriando per trovare dei terreni di proprietà pubblica da cedere o concedere alla SSC Napoli o a qualche personalità giuridica ad essa collegata. La zona interessata sarebbe quella strettamente nelle vicinanze del lotto di terreno dove si sta costruendo l’embrione di quello che dovrebbe divenire il nuovo Stadio comunale della città di Pozzuoli. Da tifoso della squadra di calcio della Città di Pozzuoli, ovvero la Puteolana 1902, non posso che restare amareggiato, di fronte a tale operazione, che non ha nulla di coerente con quella che è la storia calcistica legata a questo territorio ed è un serio affronto al prestigio di una club calcistico, la Puteolana 1902, che nonostante non navighi nei palcoscenici del grande calcio e non navighi nell’oro da un punto di vista societario, è comunque la squadra della città, diciamo da almeno 24 anni prima dell’apparizione del Napoli Calcio più o meno così come lo conosciamo oggi. Questa operazione imprenditoriale è resa possibile solamente dalla gran fortuna che un imprenditore scaltro ed onnivoro come il presidente De Laurentis ha avuto, cioè quella di trovare in carica a Pozzuoli un’amministrazione comunale del tutto amorfa, che non ha nessun legame con la Città amministrata, Città a cui suppongo a qualcuno degli esponenti dell’amministrazione abbia dato pure i Natali, che non ne conosce la storia e non ha nessun rispetto per le sue tradizioni, in questo caso tradizioni sportive nobili ed antiche. Ciò è testimoniato, lì dove debba proporre qualche elemento oggettivo da dare ai lettori, per giustificare questa mia visione ed interpretazione, dal fatto che quest’anno c’è stata una sistematica, non so se volontaria o involontaria, distruzione delle sorti della Puteolana 1902. Dapprima ordinando dei lavori di (riammodernamento?) dello stadio Domenico Conte, che hanno provocato, dato i ritardi, lo spostamento della squadra cittadina verso il campo di Quarto, con il conseguente declino dei risultati della squadra, che stava viaggiando spedita verso la Lega Pro, con un grande richiamo di tifosi e di pubblico, che comunque a Pozzuoli, in maniera tacita o non tacita, è affezionato ai colori granata, nonostante non calchi grandi palcoscenici da tempo. La squadra di Pozzuoli è la Puteolana 1902. Pozzuoli è una città di più o meno 80.000 abitanti, con una propria genesi, storia, economia e tradizioni, non dipendente da quella di Napoli. Pozzuoli non è un paese o un villaggio qualsiasi dell’hinterland napoletano dove si può investire senza tener conto della dinamiche e delle contingenze storiche e filologiche che si sono avvicendate entro i suoi domini e confini. Sottrarre numerosi ettari di terreno per darli alla SSC Napoli, significa castigare la tradizione sportiva puteolana, creando un fortissimo legame tra la popolazione e la SSC Napoli, a discapito del già labile legame tra la popolazione e la Puteolana, che è da anni è immersa nella sfortuna di essere il giocattolo nelle mani di qualche imprenditore ‘audace’, che dopo gli iniziali sogni di gloria sotto ogni aspetto, resta un paio d’anni e poi abbandona la barca. Tutto ciò è possibile anche date le personalità amorfe che ci governano, che non sanno ragionare e scegliere i rispettando un filone storico, tradizionale o magari così per dire, patriottico, o comunque basare il
loro operato su qualche punto fermo ma si fanno attrarre dalle sirene dei grandi numeri, da ciò che è possibile fare o non fare al di là di
limiti imposti da qualche concetto a da qualche valore, come ad esempio quello della tutela della squadra cittadina, sottraendo tanto
terreno edificabile, che di questi tempi è rarissimo, permettendo in maniera irrimediabile, alla squadra del comune di Napoli di avvalersi
di un patrimonio del comune di Pozzuoli. Stabilite queste premesse, lo scrivente, nonostante si possa evincere nello scritto qualche nota romantica, oramai fuori tempo massimo, sa bene che concetti del genere stanno a cuore di pochi, e non possono più diffusi nelle masse o inculcati nell’amministrazione, nemmeno a forza. Quindi, dato che non ci può essere comunicazione tra lo scrivente e l’amministrazione, poiché non v’è un singolo amministratore che possa apprezzare la portata di ciò che tento di spiegare, sono concetti troppo nobili e sottili che di questi tempi non possono essere più imposti ai più, mi rifaccio alla famiglia De Laurentiis, che da imprenditori non sono tenuti a rispettare ciò che enuncio, e però potrebbero cogliere l’occasione, dato che sono abituati a possedere più compagini calcistiche, di interfacciarsi con l’attuale presidenza e dirigenza della Puteolana 1902 allo scopo di collaborare in vario modo, fino all’eventuale acquisizione della società calcistica di Pozzuoli, per utilizzare le infrastrutture annunciate per ambo i clubs, concedendo così, ad una squadra antica 123 anni di non essere fagocitata dal lustro di una squadra espressione non solo del comune di Napoli, ma di buona parte dell’area metropolitana di Napoli, e magari di concedere a quei puteolani affezionati ai colori granata, di poter andare la domenica allo stadio a vedere la squadra della propria città. Con l’auspicio di una presa visione da parte dei citati.» (Gaetano Chiaro)