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Salta la mini crociera: è caos a bordo. Il racconto dei passeggeri e del comandante – LE FOTO

Salta la mini crociera: è caos a bordo. Il racconto dei passeggeri e del comandante – LE FOTO
  • Pubblicato14 Agosto 2019
Un passeggero giunto da Nola

POZZUOLI – Una vigilia di Ferragosto che non dimenticheranno mai i 290 passeggeri della “Myriam”, la mini nave da crociera della Gestour costretta ad attraccare nel porto di Pozzuoli dopo momenti di forte tensione vissuti a bordo in seguito a un cambio di rotta per “avverse condizioni marine”. Partita alle 10 di ieri la mini nave sarebbe dovuta andare prima ai Faraglioni di Capri e poi a Nerano, Isola di Galli, Positano e Amalfi per poi fare rientro in serata. Un tour da 50 euro (pranzo compreso) che è terminato davanti all’isola di Ischia, dove si è scatenato il putiferio. Mentre la motonave spegneva i motori e apriva il portellone per consentire di fare i tuffi in mare alcune persone si scagliavano contro il personale di bordo e il comandante. Volavano insulti e minacce, pugni contro i vetri della cabina di comando.

La motonave ferma con polizia e carabinieri sul porto

IL RIENTRO – Circolava anche la voce di un’aggressione ai danni del comandante e di un dirottamento la motonave veniva raggiunta dai mezzi della Guardia Costiera che la scortavano verso il porto di Pozzuoli dove ad attenderla c’erano poliziotti e carabinieri. Giunti da ogni parte d’Italia molti passeggeri lasciavano la motonave dirigendosi presso gli uffici della Capitaneria di Porto. Le file si formavano anche davanti alla biglietteria della Gestour per le richieste di rimborso. Alle 14.20, dopo aver raccolto denunce e testimonianze, arrivava lo stop a un’eventuale ripartenza della Myriam. Intanto dall’azienda facevano sapere che “i biglietti sono stati rimborsati a coloro che erano in capitaneria, mentre per gli altri l’armatrice ha dato ampie rassicurazioni alle forze dell’ordine”.

Io comandante della mini nave Giuseppe Carannante

IL COMANDANTE – All’uscita degli uffici della Guardia Costiera il comandante della motonave Giuseppe Carannante ha raccontato: «Forse sarebbe stato meglio proseguire, così davanti al mare agitato e alla paura sarebbero stati i passeggeri a chiederci di tornare indietro e non andare più ad Amalfi. Lo abbiamo fatto per loro, ci siamo preoccupati della loro incolumità ed ecco che ora ci ritroviamo ad essere accusati perfino di sequestro di persona. Oltre Capo Miseno si era percepito un rollio da ovest-nord ovest e abbiamo valutato che non era il caso di proseguire verso Capri, così abbiamo avvisato i passeggeri del problema legato alle condizioni del mare attraverso l’altoparlante e la gente ha anche applaudito. Così ci siamo fermati al largo di Ischia, c’è chi ha fatto il bagno e chi ha mangiato. All’improvviso diversi facinorosi hanno iniziato ad inveire, altri si sono aggregati a loro, il gruppo è aumentato e c’è stata molta tensione, tre persone hanno dato i pugni contro la vetrata della cabina intimandomi di tornare a Pozzuoli e altri si sono scagliati contro il personale di bordo. Una cosa del genere in tanti anni non mi era mai successa».

LE PROTESTE – «Dovevano dircelo prima di partire che non si poteva fare la mini crociera, così è una beffa. Siamo venuti da Nola in cinque, abbiamo speso 250 euro, più 30 euro per il parcheggio, e adesso dobbiamo stare sotto al sole sulla banchina di Pozzuoli» si sfoga Salvatore mentre mostra il volantino con il programma della giornata. Stessa sorte per una coppia di anziani giunta da Sant’Agata dei Goti insieme a quattro parenti «Erano venuti appositamente da Pisa per questa mini crociera, adesso che ricordo avranno di Pozzuoli e di Napoli?».