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Cronaca Primo Piano Quarto

QUARTO/ Smacco alla camorra, la villa del boss finisce alle associazioni

QUARTO/ Smacco alla camorra, la villa del boss finisce alle associazioni
  • Pubblicato15 Ottobre 2016

roberto_perroneQUARTO – Dopo la richiesta avanzata ufficialmente nei mesi scorsi all’Agenzia nazionale per la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, questa mattina il Comune di Quarto con il sindaco Rosa Capuozzo, gli assessori ai Beni confiscati Mauro Scarpitti e alla Legalità, Ilaria Ascione, il comandante della polizia municipale e il Responsabile Beni confiscati del Comune di Quarto hanno compiuto con i carabinieri e i rappresentanti dell’Agenzia nazionale un accesso con sopralluogo nelle ville confiscate al capoclan dei Polverino a Quarto, Roberto Perrone, attualmente collaboratore di giustizia.

La villa di Roberto Perrone, altra struttura sottratta ai clan
La villa di Roberto Perrone, altra struttura sottratta ai clan

SODDISFAZIONE – «Una pagina importante, quella scritta stamattina. La vittoria della nostra città, tutta, contro il potere del malaffare. Mi faccio portavoce di tutti i cittadini quartesi nel ringraziare le autorità competenti, le forze dell’ordine e tutti coloro che hanno contribuito a questo importante risultato. Queste ville saranno il simbolo della legalità, l’icona di Quarto verso il riscatto» dichiara il sindaco Rosa Capuozzo

I BENI – Si tratta di 3 ville su 4 livelli in via Campana nella zona di Monteleone al confine con Marano, con piscina, ampio giardino, vasche idromessaggio, una botola usata come nascondiglio, un’ ampia autorimessa con 2 vetture confiscate e che ora passeranno nella disponibilità del patrimonio comunale di Quarto, oltre a mobili, impianti di videosorveglianza.

CAPOCLAN SUL TRONO – In una stanza della mega villa il capoclan si sedeva su un trono e davanti ad una bibbia e ad un quadro araldico della sua famiglia impartiva ordini agli affiliati. Roberto Perrone fu arrestato nel maggio del 2011 nell’ambito dell’operazione anticamorra Polvere, condotto dai carabinieri del Comando provinciale di Napoli e della Tenenza di Quarto, che portò in cella altri 38 presunti affiliati al clan. Secondo la procura antimafia e i pm della Dda di Napoli, Perrone sarebbe stato il ras dei Polverino a Quarto, controllando la politica locale, l’edilizia e il racket delle estorsioni.
Nelle prossime settimane, appena saranno consegnati ufficialmente i beni confiscati, il Comune di Quarto avvierà l’iter per i bandi pubblici di assegnazione per finalità sociali e per progetti di legalità.