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POZZUOLI/ Il Sindaco scrive ai cittadini e il consigliere sbotta: «Enzo non ti capisco»

POZZUOLI/ Il Sindaco scrive ai cittadini e il consigliere sbotta: «Enzo non ti capisco»
  • Pubblicato4 Marzo 2015

di Violetta Luongo

ORSI
Le parole postate dal consigliere Orsi sulla propria pagina Facebook

POZZUOLI – Invece di gettare acqua sul fuoco, la lettera aperta ai cittadini da parte del sindaco Vincenzo Figliolia ha infiammato ancora di più gli animi. Una missiva rivolta alla cittadinanza per spiegare le ragioni dell’Amministrazione riguardo i parcheggi a pagamento, le numerose strisce blu che hanno invaso la città, scritto in cui il primo cittadino chiedeva proposte e confronti. Questa volta “galeotta fu la lettera” che ha dato vita ad un dibattito acceso, non tra i cittadini, ma tra gli stessi consiglieri comunali.

 

LA POLEMICA – Nell’era digitale le polemiche non scoppiano più nella stanze del potere o durante i consigli comunali, ma sui social network, una moda sempre più diffusa in cui spesso si valicano a sproposito ruoli e confidenze. Ad accendere la miccia il consigliere Udc, Maurizio Orsi con un «Enzo Mo non ti sto capendo più …. Urge un confronto di tutta la maggioranza ….» e che chiama a raduno, taggandoli, i vari colleghi e assessori dei vari schieramenti, ed aggiunge: «vorrei capire una cosa ma che discutiamo a fare per ore nelle commissioni se poi il Sindaco chiede ai cittadini soluzioni demandate al governo locale ??? Aboliamo le discussioni consiliari …evidentemente non servono …..». E poi aggiunge e chairisce: «Abbiamo fatto una riunione di mezza giornata in 2 commissioni congiunte … Suggerendo dei correttivi al piano parcheggio e poi leggo un articolo dove il sindaco si rivolge direttamente ai cittadini. Significa che non ha letto una riga di quei verbali… Tutto qui».

 

LA REPLICA DEL CONSIGLIERE – Subito batte il primo colpo Niki Della Corte, consigliere Pd: «hai dimenticato di taggare alcuni colleghi, inseriamo tutti quelli che abbiamo come amici su fb, ed anche i dirigenti politici, ed i media. Questa è una questione come ho detto prima non di parte, ma di buona politica. E la buona politica, le best practice, la fanno i politici eletti, i dirigenti di partito, i militanti, i cittadini, e media, e dipendenti comunali. Siamo giunti ad un punto di non ritorno sociale, culturale ed economico che rialzarsi spetta a tutti insieme, a tutti quelli che con dignità amano l’Italia, amano il bel paese e pensano che un futuro migliore è possibile. Sentiamoci comunità. Basta con il disfattismo». Botte e risposte in pubblico, nonostante l’unico destinatario sia assente.