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POZZUOLI/ Dieci milioni e mezzo di fitti non pagati: nei quartieri è guerra ai morosi

POZZUOLI/ Dieci milioni e mezzo di fitti non pagati: nei quartieri è guerra ai morosi
  • Pubblicato20 Settembre 2019

POZZUOLI – Dieci milioni e mezzo di euro di fitti non pagati dal 2010 ad oggi dagli inquilini delle case popolari e dai commercianti che occupano i locali di proprietà del comune di Pozzuoli. Morosità che ogni anno fanno registrate in media un -30% confermato anche nell’ultimo anno: nel 2018, infatti, a fronte di canoni complessivi pari a 3milioni 374mila euro, l’Ente di via Tito Livio è riuscito ad incassare 2milioni e 300mila euro. Le maggiori criticità si registrano a Monterusciello, dove sorge una grossa fetta degli oltre 5mila immobili, tra case popolari e locali commerciali che fanno parte del patrimonio immobiliare del Comune di Pozzuoli. Qui, come al Rione Toiano e Licola, c’è chi non paga nonostante fitti medi da 50 euro mensili per case anche di 100 metri quadrati.

Gian Luca Liguori

MOROSITA’ RECORD – Emblematico è l’indice di morosità che interessa le attività commerciali, soprattutto nel quartiere di Monterusciello, dove quasi l’80% degli occupanti presenta morosità: infatti, su 302 immobili ad uso commerciale esistenti, 258 risultano regolarmente assegnati e di questi, su 250 chiamati a pagare un canone di locazione che oscilla tra 200 e 500 euro, ben 196 sono stati raggiunti da diffide, messe in mora e sfratti da parte del comune di Pozzuoli. Diversi locali commerciali sarebbero stati anche trasformati in abitazioni, casi finiti all’attenzione della Polizia Municipale che ha effettuato controlli in tutto il quartiere.

IL COMUNE – «Ad oggi comunque il livello di riscossione, a fronte del vasto patrimonio immobiliare e della numerosità degli inquilini, può essere considerato fisiologico. –ha spiegato l’assessore al bilancio del comune di Pozzuoli Gian Luca Liguori– L’Ente sta lavorando per recuperare le cifre non versate anche negli anni precedenti  Allo stesso tempo si sta verificando la legittimità delle occupazioni per salvaguardare anche coloro che sono in lista di attesa per un alloggio popolare. L’obiettivo, come esplicitato nel recente DUP e nelle linee programmatiche, è di arrivare a stipulare un contratto, oggi previsto dalla normativa vigente, che consenta ai legittimi assegnatari che hanno il godimento dell’immobile, la possibilità di utilizzare le quote di locazione quale anticipo sul prezzo della futura vendita e di ottenere la proprietà del bene dopo un certo periodo alle condizioni predeterminate».