Close
Primo Piano

POZZUOLI/ Batteri fecali oltre i limiti a “La Pietra” e “spiaggia Prismyan”

POZZUOLI/ Batteri fecali oltre i limiti a “La Pietra” e “spiaggia Prismyan”
  • Pubblicato16 Luglio 2019

POZZUOLI – Le analisi Arpac del mese di Luglio, condotte per ora solo sul litorale che va dal Dazio a Lucrino, hanno dato esito negativo solo in due tratti: in località “La Pietra” (da Via Napoli altezza S.Gennaro a Dazio) e in zona “spiaggia Prysmian” ad Arco Felice (dalla Stazione Arco Felice fino a 250 mt ovest Banchina Ansaldo). A renderlo noto è la stessa Agenzia Regionale attraverso un comunicato stampa diramato nella giornata di oggi.  In entrambi i casi sono stati riscontrati valori di concentrazione dei batteri fecali ben al di sopra dei valori di soglia. La causa degli sforamenti è con buona probabilità da attribuire all’attivazione degli scarichi fognari di “troppo pieno”, avvenuta un po’ ovunque lungo la costa in seguito al rovescio temporalesco del 9 Luglio scorso. Ci si aspetta nelle prossime ore l’emissione dell’ordinanza sindacale di divieto temporaneo di balneazione, che potrà essere revocato in seguito ad ulteriori analisi con esito favorevole.

CHE FINE FANNO I BATTERI? – Molti cittadini si chiedono spesso come sia possibile che l’esito delle analisi possa cambiare a distanza di qualche giorno. A dare una spiegazione è proprio l’Arpac, che nello stesso comunicato ci dice: «Può risultare utile ricordare che la carica batterica nell’ambiente marino subisce un decadimento naturale dovuto a diversi fattori come la diluizione man mano che ci si allontana dalla fonte di contaminazione, l’abbattimento dovuto ai raggi ultravioletti del sole, la disidratazione osmotica dovuta all’ambiente salino del mare, la differente temperatura dell’ambiente rispetto a quella di provenienza (organismi a sangue caldo). La sopravvivenza microbica nelle acque di mare è comunque limitata a pochi giorni: massimo tre giorni per Escherichia coli e cinque giorni per gli enterococchi intestinali. Questo spiega perché, quando cessa la causa dell’inquinamento, i divieti di balneazione restano spesso circoscritti nello spazio e nel tempo: non di rado, sulla scorta dei risultati analitici, si può revocare il divieto dopo alcuni giorni e inoltre spesso non è necessario estenderlo a tratti di costa limitrofi».