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MONTE DI PROCIDA/ Acquamorta, il Comune “perde” un altro finanziamento

MONTE DI PROCIDA/ Acquamorta, il Comune “perde” un altro finanziamento
  • Pubblicato24 Giugno 2016

torrefumo googleMONTE DI PROCIDA – Monte di Procida dice “addio” all’impianto sportivo polifunzionale in località Torrefumo. La Regione Campania ha deciso di revocare un finanziamento di ben 263 mila euro per la realizzazione dell’opera pubblica «vista l’assenza di riscontro da parte del Beneficiario, nonché di ogni documentazione comprovante l’effettivo avvio delle attività di progetto». Ne dà notizia sui social la consigliera indipendente Paola Carannante.

Paola CarannanteLA NOTIZIA FA IL GIRO DEL WEB – «E’ l’ennesimo imbarazzo per questa Amministrazione – spiega la ex quota rosa di Svoltiamo Insieme – il progetto rientrante nell’iniziativa Quadro “Io Gioco Legale” era stato presentato dalla passata squadra di governo allo scopo di rendere fruibile e vivibile una zona che ad oggi probabilmente non può contare neppure sulla salubrità dell’ambiente. Dalla lettura del decreto di revoca, si evince che l’Amministrazione aveva, in data 2 luglio 2015, inoltrato nota di risposta al Ministero, seppure carente della documentazione necessaria alla verifica degli atti, ma corredata dalla sola convenzione stipulata con il professionista incaricato di eseguire le progettazioni preliminari. Quest’ultimo fallimento rappresenta la prova che quando un territorio non può contare su solidi collegamenti istituzionali, si pone un insormontabile problema politico e amministrativo».

Il sindaco Giuseppe PugliesePARLA IL SINDACO: “SCELTA POLITICA” – Per il sindaco Giuseppe Pugliese, “stavolta” non si può parlare di perdita di un finanziamento, in quanto «si tratta di una scelta strategica dell’Amministrazione, un campo di calcio lungo la passeggiata avrebbe rovinato irrimediabilmente i valori paesaggistici di Torrefumo e sarebbe diventato insieme al depuratore un altro orribile pugno negli occhi. I soldi vanno spesi con oculatezza e secondo linee di sviluppo strategico, non bisogna spendere per il solo fine di far circolare denaro. Sabato mattina all’ incontro pubblico programmato con il Prof.Miano, progettista del Puc, spiegheremo alla città anche le ragioni di questa rinuncia, intanto spero che nessuno avrà l’ardire e la disonestà intellettuale per parlare di finanziamento perso per incapacità».

roccoassante (2)“UN CLAMOROSO AUTOGOL” – E così, se da una parte svanisce il sogno e, con esso, anche l’intenso lavoro svolto dalla precedente Amministrazione per l’ottenimento di un sì lauto investimento, a “smentire” il sindaco è ancora una volta, con documenti alla mano, il capogruppo di Fare Futuro, Rocco Assante di Cupillo. «Resosi conto della nuova figuraccia, il Sindaco gioca d’anticipo e scrive sul social network di Facebook “No al campo di calcio a Torrefumo. E’ scelta drastica e necessaria a tutela di bellezza e sviluppo”. Peccato che, anche in questo caso, le carte lo smentiscono clamorosamente – asserisce Assante – Nessuna scelta consapevole dell’Amministrazione. Semplicemente un’altra dimostrazione di incapacità. Sembra di leggere la favola “La volpe e l’uva” di Esopo, dove il Sindaco fa la parte della Volpe ed il finanziamento la parte dell’Uva. Ovviamente, come per i costoni, parlano le carte».

campo calcetto torrefumo 2PROGETTO INSERITO NELL’ELENCO ANNUALE DELLE OPERE PUBBLICHE – «L‘Amministrazione Pugliese avrebbe potuto già l’anno scorso scrivere al Ministero e dire “grazie, ma abbiamo cambiato idea, questo progetto non ci interessa”. Ed invece hanno inserito l’opera nell’elenco annuale delle opere pubbliche 2015, ed anche in quello per il 2016, approvato soltanto lo scorso 24 maggio 2016, insieme al bilancio farlocco che riporta ancora i fondi per i costoni». «L’impianto – conclude amareggiato il consigliere Assante – ci avrebbe consentito, tra l’altro, di servire con tutti i sottoservizi (acqua, fognatura, energia elettrica eccetera) una zona che tutti, a parole, dicono di voler mettere a reddito. Adesso invece, anche questo finanziamento, come i 9 milioni e mezzo dei costoni, è andato in fumo».