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La Prefettura smentisce i giornali e “gela” le famiglie Carannante e Cardamuro: La sospensione fino al 10 gennaio non riguarda le case di Bacoli

La Prefettura smentisce i giornali e “gela” le famiglie Carannante e Cardamuro: La sospensione fino al 10 gennaio non riguarda le case di Bacoli
  • Pubblicato17 Dicembre 2011
La ruspa che ieri è stata costretta a tornare indietro

BACOLI –  La quiete dopo la tempesta. Rimossi i blocchi stradali, riaperte le strade, ieri mattina Bacoli aveva di nuovo la parvenza di una città “normale” dopo i disordini dei giorni scorsi.  Negli occhi della gente ancora le immagini di violenza, le cariche della polizia, gli arresti, i feriti, le scene di esultanza quando la ruspa ha lasciato Torregaveta. Felicità strozzata però nella tarda mattinata di ieri quando la Prefettura di Napoli ha chiarito i motivi della sospensione degli abbattimenti delle due abitazioni di Bacoli previste per il 14 dicembre precisando che la decisione non è da considerarsi legata alla sospensione di sfratti e sgomberi prevista fino al 10 gennaio. Quindi da un momento all’altro le ruspe potrebbero tornare per abbattere le case delle famiglie Carannante e Cardamuro con lo spettro dell’inizio di altri giorni di battaglia.

IL COMUNICATO DELLA PREFETTURA  – In relazione a quanto apparso sull’edizione odierna di alcuni quotidiani locali – si legge nella nota –  la prefettura di Napoli precisa che la sospensione dell’assistenza della forza pubblica per l’esecuzione di sfratti, sgomberi di immobili occupati abusivamente ed altri provvedimenti — concordata con i vertici territoriali dell’Autorità giudiziaria ed in vigore fino al 10 gennaio 2012 a causa degli straordinari impegni che le Forze di polizia sono chiamate ad affrontare nell’attività di controllo del territorio durante le festività natalizie — non comprende la demolizione dei manufatti abusivi di Bacoli, come convenuto anche in sede di comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Il prefetto Andrea De Martino ha contattato il sindaco di Bacoli invitandolo ad assumere tutte le misure necessarie a garantire adeguata assistenza alle persone in condizioni di particolare disagio.

La folla all'ingresso dell'abitazione dei Cardamuro

TORNANO LE RUSPE –  La nota chiarisce ed evidenzia l’aspetto Bacoli che ieri, al termine del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, sembrava aver accomunato in un’unica decisione tutti i provvedimenti da eseguire nella provincia di Napoli, sospendendoli fino al 10 gennaio 2012. La concessione della sospensiva in generale dei provvedimenti aveva fatto sì che ieri nel primo pomeriggio si allentassero le tensioni a Bacoli nella frazione Torregaveta, dove erano in corso da due giorni presidi di cittadini per impedire l’abbattimento di due manufatti e la conclusione di una manifestazione di protesta che aveva tenuto in scacco Bacoli e Monte di Procida e impegnati oltre centocinquanta poliziotti.

UNA DOCCIA FREDDA  per le famiglie coinvolte ( in tutto 14 persone) e delle centinaia di manifestanti  all’oscuro di tutto che ieri nel tardo pomeriggio, avevano avuto netta la  sensazione che per loro ci sarebbe stata una tregua. Intanto il sindaco di Bacoli, Ermanno Schiano, è stato informato dalla prefettura sulla necessità di garantire adeguata assistenza alle persone in condizioni di particolare disagio. «Sono a conoscenza delle comunicazioni della Prefettura – ha detto il sindaco – il prefetto mi ha contattato telefonicamente. Io intendo garantire tutto quanto mi è stato richiesto. Mi muoverò nel rispetto di quanto disposto da prefetto e magistratura. Nessuna informazione mi è stata fornita sui tempi delle procedure. Sto mantenendo in essere tutti i provvedimenti già predisposti per le tre famiglie interessate dallo sgombero per l’abbattimento dei propri manufatti»

GENNARO DEL GIUDICE
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