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LA FOLLIA/ Lite in famiglia, padre tenta di strangolare la figlia: in manette

LA FOLLIA/ Lite in famiglia, padre tenta di strangolare la figlia: in manette
  • Pubblicato5 Giugno 2015
Violenza-familiare
Lite in famiglia, padre 62enne in manette

NAPOLI – Provvidenziale l’arrivo tempestivo della polizia a seguito di una segnalazione che allertava di un litigio familiare sfociato in aggressione. Sul posto, gli agenti del commissariato di “Acerra”, hanno accertato che in effetti non era una rissa, ma una violenta lite familiare, nella quale era coinvolto un intero nucleo familiare, composto da padre, madre e 3 figli.

TEMPESTIVO INTERVENTO – Il capo famiglia, infatti, a seguito di vecchi dissapori con il figlio 37enne, dalle parole era passato ai fatti.  A tanto, sia la madre che una delle sorelle del 37enne erano intervenute nel tentativo di separarli ma l’uomo, come una furia, si è scagliato contro la figlia 38enne mettendole le mani alla gola. Il tempestivo intervento dei poliziotti, ha consentito di scorgere l’uomo in flagranza mentre tentava di strangolare la figlia.  Uno dei due poliziotti, con non poca difficoltà, visto l’alterato stato psichico dell’uomo, è riuscito a scongiurare il peggio, riuscendo a trarre in salvo la ragazza facendole scudo con il suo corpo, mentre questa stava per perdere i sensi, riportando però lesioni guaribili in 10 giorni.

IL PADRE TENTA IL SUICIDIO – In considerazione del forte stato d’agitazione dei presenti, nonché l’evidente stato alterato dell’uomo che non accennava a diminuire, è intervenuto altro personale del Commissariato in aiuto ai due poliziotti della volante, riuscendo così a riportare la calma. L’uomo, V.P. di 62 anni, condotto in ufficio, avendo realizzato che sarebbe stato arrestato per quel che aveva fatto, non ha esitato nel minacciare di morte sia i poliziotti che i suoi familiari. Non pago di ciò, come gesto estremo,  ha tentato di raggiungere una finestra del commissariato di polizia, con il chiaro intento di lanciarsi nel vuoto. In maniera decisiva e con professionalità, i poliziotti che lo sorvegliavano, però, glielo hanno impedito, conducendolo al carcere di Poggioreale.