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DIETOLOGIA/ La celiachia, una malattia che va oltre l’intolleranza

DIETOLOGIA/ La celiachia, una malattia che va oltre l’intolleranza
  • Pubblicato18 Luglio 2014
La dottoressa Alessandra Montagna
La dottoressa Alessandra La Montagna

A cura della dottoressa Alessandra La Montagna
DIETOLOGIA – La celiachia, oggi è una patologia sempre più conosciuta e, proprio per questo sono cresciuti sempre più anche i timori, è del tutto usuale per chi come noi lavora a contatto con le persone, sentirsi dire: “ho mal di pancia, stipsi o diarrea ricorrente, sono sovrappeso oppure sottopeso, ma non è che sono celiaco?” Allora, ecco i consigli degli esperti per la prevenzione e la diagnosi precoce della celiachia, grazie anche ad un nuovo test, scoperto da ricercatori italiani.

MALATTIA AUTOIMMUNE – Si può, certamente, diventare celiaci a qualsiasi età, più frequentemente avviene nel periodo successivo allo svezzamento, ma anche durante l’adolescenza, in età adulta e persino da anziani. La celiachia è una malattia autoimmune, legata cioè ad una reazione del sistema immunitario innescata dal glutine nei confronti di un enzima presente nel nostro intestino e in altri organi, si può essere geneticamente predisposti a sviluppare questa malattia per la presenza sulla superficie dei  globuli bianchi dell’antigene di istocompatibilità HLA-DQ2 e7o DQ8, ma ha anche un’origine multifattoriale per cui alcuni fattori ambientali, come ad esempio, infezioni virali o gastroenteriti batteriche, possono svolgere un ruolo determinante nello scatenare la celiachia in soggetti geneticamente predisposti.

ESENTI – I celiaci hanno diritto all’esenzione dei ticket sanitari per patologia e ad un bonus per l’acquisto di prodotti senza il glutine, l’importo varia da regione a regione, ma per accedere alle agevolazioni occorre una certificazione basata su una biopsia delle mucose intestinali, l’unico esame in grado di provare con certezza che si è affetti da celiachia. In genere, in prima battuta, su consiglio del medico, è opportuno dosare gli anticorpi antitranglutaminasi su prelievo del sangue. Un team di ricercatori del Gaslini di Genova, ha messo a punto un test che permette di diagnosticare la celiachia molti anni prima che si manifestino i segni clinici, questo test individua la presenza nel sangue di anticorpi diretti contro una proteina del Rotavirus, presenti solo nelle persone celiache, anche dieci anni prima che si ammalino, ma è indicato solo ai soggetti a rischio per familiarità.

SINTOMI – I sintomi della celiachia sono principalmente intestinali: diarrea, stipsi, feci semiliquide e maleodoranti ma a volte, coinvolgono anche altri distretti. Se i disturbi diventano frequenti e continui, devono metterci in guardia, è importante, infatti, intervenire precocemente con una dieta mirata. L’unica soluzione è la dieta senza glutine. Una cosa interessante, che non tutti sanno, è che si può essere sensibili al glutine senza essere celiaci, si parla di sensibilità al glutine non celiaca (SGNC). E’ una realtà scientifica riconosciuta in un numero di pazienti sempre maggiore, in base ad uno studio multicentrico promosso dall’Associazione Italiana Celiachia, si stima che il rapporto tra le diagnosi di celiachia e quelle di SGNC è di 1 a 2. Si presenta con sintomi simili a quelli della celiachia e una volta tolto il glutine si rifiorisce.