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CALCIO/ Casapulla perde pezzi: via anche il segretario sportivo

CALCIO/ Casapulla perde pezzi: via anche il segretario sportivo
  • Pubblicato27 Febbraio 2020

POZZUOLI – Sembrano non aver fine le tragicomiche avventure societarie della Puteolana 1902. Il teatrino dei dissidi e della cattiva gestione è giunto ad un nuovo atto: via anche il Segretario Sportivo Giorgio Buongiorno, elemento nevralgico di tutto l’apparato burocratico e organizzativo granata. Il Presidente Emanuele Casapulla ha sollevato il segretario dall’incarico nella giornata di martedì annunciando la decisione e mettendo in dubbio la sua professionalità nel colloquio con la squadra, in assenza del diretto interessato sfruttando peraltro un futile pretesto gestionale prontamente risolto; ma sono ben altre le ragioni dell’addio: perlopiù economiche, neanche a dirlo.

I DEBITI – La società è debitrice nei confronti di Buongiorno di ben tre mensilità a titolo di rimborso per le prestazioni professionali svolte, nonché di diverse somme per spese societarie anticipate di tasca propria. Cifre che naturalmente il segretario ha preteso come ultimatum in un confronto prima con il Presidente e poi con l’addetto stampa della società, Walter De Liguoro figura vicina allo stesso Casapulla. Gli è stato negato quanto dovuto invitandolo per tutta risposta a consegnare in sede, documenti e tesserini federali dei calciatori, tutto quanto frutto della sua opera di questi mesi. Questa la versione dell’ormai ex segretario a cui la società non ha dato per il momento una propria versione cheil nostro giornale è pronta ad ospitare.

PERDE PEZZI – L’ennesimo rapporto professionale giunto alla conclusione e condotto in maniera insana ed impropria: già da diversi mesi la società aveva stranamente negato a Buongiorno, per motivazioni ancora da chiarire, l’accesso alla PEC societaria limitandolo nell’esercizio delle sue funzioni. E’ amaro, lacrimevole doversi pronunciare e scrivere di questi episodi foschi che denigrano ed evidenziano un apparato societario ancora traballante ed in precario equilibrio.