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BACOLI/ Buon compleanno “Teatri senza etichetta”, si festeggia con “Arrevuoto”

BACOLI/ Buon compleanno “Teatri senza etichetta”, si festeggia con “Arrevuoto”
  • Pubblicato23 Giugno 2014
ARREVUOTO-2014
Arrevuoto per festeggiare il primo lustro di “Teatri senza etichetta”

BACOLI – Nato nel 2005, proprio mentre una sanguinosa faida coinvolgeva il periferico quartiere di Scampia, il Progetto Arrevuoto è stata una delle iniziative dell’allora direzione del Teatro Stabile di Napoli retta da Roberta Carlotto.

 

UN PROGETTO PER I GOVANI – Il progetto pedagogico, mirato proprio a coinvolgere i giovani dei quartieri cittadini e periferici ad alto rischio quale, per l’appunto, Scampia, utilizza il metodo “nonscuola” che il Teatro delle Albe ha sperimentato nel territorio di Ravenna, riadattandolo, naturalmente, al territorio partenopeo. A dirigere le prime tre edizioni fu proprio il ravennate Marco Martinelli, mentre in seguito si è optato per una direzione collettiva. Arrevuoto dal 2012 si è costituito come “Associazione di teatro e pedagogia“ ed opera in collaborazione con il Teatro Stabile di Napoli.

SERVIZIO SOCIALE E FORMATIVO – Un simile progetto non poteva non coinvolgere la rassegna “Teatri senza etichetta”, la rassegna di teatro indipendente promossa dall’associazione Luna Rossa in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale ASL Napoli 2 Nord, nata nel 2010 con l’intento di dare voce a quel teatro che, senza i grandi nomi e senza l’apporto di grandi produzioni, svolge il proprio compito di servizio sociale e formativo. Per la sua quinta edizione, quindi, “Teatri senza etichetta” decide di abbracciare in esclusiva, dopo il debutto alla VII edizione del Napoli Teatro Festival, il XI movimento di Arrevuoto, che consiste nello spettacolo che Maurizio Braucci ha tratto dal testo di Jules Romains, “Donogoo”, per approfondire, attraverso il teatro, il tema della modernità come concetto costruito dagli interessi finanziari.

RIFLETTERE SULLA SOCIETA’ E DIVERTIRE – «Donogoo – spiega Braucci – offre l’opportunità ai nostri adolescenti di fare delicate riflessioni sulla società e allo stesso tempo di dilettare il pubblico. La musica, non presente nel testo originale, è stata una scelta non solo per i risvolti laboratoriali e formativi ma per precisi obiettivi artistici e di atmosfera, vista l’ambientazione della vicenda tra due continenti. Proseguiamo con Donogoo l’avventura di Arrevuoto, e siamo alla nona edizione in un Sud dove la continuità è un evento sparuto, seguendo la ricerca di connubio tra teatro e pedagogia e declinando così non il teatro, astrattamente e borghesemente inteso, ma il “nostro teatro”, politico nel senso di Pasolini e di Foucault». Lo spettacolo sarà in scena il 24 giugno, alle 21, presso la comunità Dedalo di Bacoli, una comunità terapeutica destinata all’accoglienza e alle attività riabilitative per gli utenti del Dipartimento di Salute Mentale dell’area flegrea, e l’ingresso allo spettacolo è libero, fino ad esaurimento posti.