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Strappa stecche di hashish dalle mani di un poliziotto e prova ad ingoiarle

Strappa stecche di hashish dalle mani di un poliziotto e prova ad ingoiarle
  • Pubblicato15 Luglio 2013
L'algerino ha strappato dalle mani di un poliziotto le stecche di hashish provando ad ingoiarle

NAPOLI – I poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Napoli, hanno arrestato il pregiudicato cittadino algerino di 32anni Isam Rmili, in quanto accusato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio, nonché violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

PROVA AD INGOIARE LE STECCHE – Lo straniero è stato sorpreso dagli agenti ad ora di pranzo mentre spacciava in Piazza Porta Nolana. Alla vista dei poliziotti si è dato alla fuga ma è stato inseguito, raggiunto e bloccato. A seguito di perquisizione personale è stato quindi trovato in possesso di 4 stecche di hashish. Dopo aver assunto durante tutte le fasi del controllo un atteggiamento collaborativo, in un improvviso scatto ha strappato le stecche dalle mani di un poliziotto e le ha portate alla bocca provando ad ingoiarle. L’immediato intervento dei poliziotti ha però impedito che l’algerino portasse a termine il suo intento. Se ci fosse riuscito avrebbe infatti messo in serio pericolo la sua incolumità. L’aiuto di alcuni agenti prontamente giunti a prestare aiuto ai colleghi che stavano arrestando Rmili, ha quindi consentito di bloccarlo in quanto la sua resistenza fisica all’arresto stava creando non poche difficoltà.

SOSPETTI – Condotto presso gli uffici di polizia, l’algerino ha assunto nuovamente un improvviso comportamento estremamente collaborativo. Insospettiti, gli agenti hanno ispezionato l’autovettura utilizzata per trasportarlo: sotto un cuscino in gomma del vano passeggero hanno infatti rinvenuto alcuni pezzetti di marijuana per un totale di circa 4 grammi.

LA CONDANNA – Lo scorso 11 luglio Isam Rmili era stato condannato ad 8 mesi di reclusione per lo stesso reato, ma la pena era stata sostituita con l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria 3 volte a settimana. Questa volta per l’algerino si sono aperte le porta del Carcere di Poggioreale dove è stato condotto subito dopo l’arresto.