“Se il Rione Terra chiude per noi sarà la fine”. La disperazione dei lavoratori


POZZUOLI – Ieri mattina erano all’esterno di quel cancello, che per oltre vent’anni hanno varcato tutte le mattine per recarsi al lavoro. Era chiuso, ma potrebbe rimanere tale per sempre, se i fondi al Rione Terra di Pozzuoli non arriveranno. Oltre cento dipendenti del Consorzio FiPa (Fiore- Pacifico) oggi rischiano di perdere il posto di lavoro, con loro mogli e figli che rischiano la “fame”. Storie di vita e di sofferenza quotidiana che s’intrecciano, sullo sfondo una delle opere mastodontiche di tutti i Campi Flegrei.
STORIE DIFFICILI – Salvatore Corindo ha 40 anni, vive a Sant’Arpino in provincia di Caserta, con la moglie e i due figli. Lavora solo lui in casa, con la cassa integrazione guadagna 800 euro al mese con i quali deve pagare un mutuo per la casa di 600 euro. Più tragica è la storia di Vincenzo Perrella, 57 anni, lavorava aveva la mansione di magazziniere, ma era impegnato negli interventi i primo soccorso. Oggi con la cassa integrazione sopravvive con appena 900 euro. Ha una casa popolare a Napoli, in via Giuseppe Buonocore, dove vivono in 12, tra cui anche un nipotino disabile.

DISPERATI – “La disperazione spesso può portare a fare cose che non si farebbero mai. A cinquant’anni chi volete che ci prenda a lavorare? “ forte è il senso di frustrazione. Per loro e per gli altri colleghi oggi di “sventura” sono settimane concitate, anche se da oltre un mese hanno finalmente un interlocutore: è il sindaco di Pozzuoli Agostino Magliulo. Ma la disperazione, il senso di smarrimento davanti alla burocrazia spesso può portare a gesti estremi. Martedì avevano tentato in maniera “simbolica” di occupare gli uffici del Comune di Pozzuoli se il Sindaco non li avrebbe ricevuti.

LA SPERANZA – Due giorni dopo arrivò l’incontro, cordiale, con parole rassicuranti da parte del primo cittadino sul proseguimento dei lavori al Rione Terra. Ad ottobre scadrà l’ultimo rinnovo della cassa integrazione, quindi o si ritorna al lavoro entro quella data o sarà disoccupazione. Sono giorni frenetici. “L’incontro di giovedì è andato bene, il Sindaco ha comunicato ai nostri rappresentanti esterni che sarebbero stati deliberati 7 milioni di euro. Mentre ci ha detto che la Regione starebbe preparando un piano di 28-29 milioni per andare avanti con gli Scavi Archeologici e altri lavori” precisa Vincenzo Scuteri rappresentante sindacale Filea-Cgil “Mercoledì avremo un nuovo incontro con il sindaco alle 10 e 30 al Rione Terra. Se le cose non dovessero andare per il verso giusto siamo pronti a ripetere la battaglia fatta già nel 2000, con occupazioni e proteste. Pozzuoli aveva questa grande risorsa occupazionale, di sviluppo e archeologica. Questo vogliamo dire a Caldoro, che ringraziamo per gli sforzi fatti e invitiamo a venire a Pozzuoli”
GENNARO DEL GIUDICE
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