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QUARTO/ “Falso in atto pubblico”, l’opposizione si scaglia contro dieci neoeletti consiglieri

QUARTO/ “Falso in atto pubblico”, l’opposizione si scaglia contro dieci neoeletti consiglieri
  • Pubblicato22 Luglio 2018

QUARTO – Debiti con il Comune saldati soltanto dopo aver “giurato” di non avere alcuna pendenza con via De Nicola. L’ipotesi di reato è quella di falso in atto pubblico e a sollevarla è l’opposizione, che punta il dito contro una decina di consiglieri comunali che hanno appena ricevuto l’investitura. «Una volta eletti, per non incorrere nella decadenza della carica appena conquistata, sono corsi al comune a saldare i loro debiti – attaccano Udc, Leu, Coraggio Quarto, Protagonismo Sociale e Quarto Bene Comune – Ci risultano oltre 50mila euro incassati in pochi giorni. Ci domandiamo quanto ci costeranno questi versamenti improvvisi. Ma costoro sanno di aver prodotto un falso in atto pubblico?».

IL DEJÀ VU – Qualcosa di già visto nel recente passato, dunque, quando ad essere rinviati a giudizio, nel 2015, furono due consiglieri. «Ci sarebbero, inoltre, numerose anomalie di consiglieri e assessori e loro affini, da accertare – attacca ancora l’opposizione – Speriamo infatti che non siano vere le notizie circa possibili occupazioni abusive di proprietà pubbliche, residenze abusive e case agricole, titolari di ditte e cooperative con forti interessi sul territorio, incompatibilità tra incarichi professionali e ruoli pubblici».

PRONTO IL DOSSIER – Le pesanti accuse, infine, non si fermeranno alle sole parole, così come promettono partiti e liste civiche che hanno puntato il dito contro la maggioranza: «Abbiamo preparato un abbondante dossier inviato agli organi competenti per garantire piena trasparenza e legalità». Lo scontro era già avvenuto durante il primo consiglio comunale dell’era Sabino e, così come ipotizzato, continuerà a lungo.