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QUARTO/ Estorsione, finisce in carcere storico affiliato a “quelli del Bivio”

QUARTO/ Estorsione, finisce in carcere storico affiliato a “quelli del Bivio”
  • Pubblicato16 Maggio 2016

poggiorealeQUARTO – Sei anni e tre mesi. E’ questa la condanna che dovrà scontare in carcere Marcello Moio, storico affiliato all’ala quartese del clan Longobardi-Beneduce. L’uomo, 36 anni, è stato trasferito dai carabinieri nel carcere di Poggioreale dopo aver espletato in caserma le formalità di rito.

SORVEGLIATO SPECIALE – Nei suoi confronti è stata emesso un ordine di carcerazione da parte della Procura generale di Napoli, poi eseguita a Quarto, comune nel quale Moio era costretto a rimanere in forza dello status di sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno. Il 36enne era stato condannato assieme ad altri affiliati per una estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di un imprenditore bacolese che aveva la sua attività a Pozzuoli. Inoltre, Marcello Moio risulta vicino al clan da molti anni. Già nel 2004, infatti, i carabinieri lo avevano individuato come componente della scorta a Carmine Riccio, detto “Peppe faccia verde” ogni qualvolta l’uomo dovesse recarsi in caserma, a Quarto, per firmare sul registro dei sorvegliati speciali.