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POZZUOLI/ Tra veleni e sospetti il consiglio comunale approva il bilancio

POZZUOLI/ Tra veleni e sospetti il consiglio comunale approva il bilancio
  • Pubblicato13 Novembre 2012
Il consigliere di opposizione Espedito Fenocchio mentre consegna il documento

POZZUOLI –  Veleni e polemiche durante il consiglio comunale di ieri. Ad infuocare la discussione, l’approvazione del bilancio di previsione arrivata all’unanimità dei presenti, eccetto il “separato in casa” Paolo Tozzi, consigliere dei Verdi, che si è astenuto durante la votazione. Veleni e sospetti gettati dalla coalizione di centrodestra, dai 5 consiglieri di opposizione che hanno presentato un documento-denuncia attraverso il quale vengono evidenziate criticità e presunte anomalie nel bilancio di previsione del 2013. Documento che i consiglieri Espedito Fenocchio (Uniti per la Libertà), Salvatore Maione (FLI), Pietro De Vito, Filippo Monaco e Guido Iasiello (PDL) hanno inviato alla Corte dei Conti. I cinque, che hanno disertato la seduta consiliare presenziando solo durante l’intervento dell’assessore alle Finanze Teresa Stellato e durante la lettura del testo-denuncia da parte del consigliere Fenocchio. Comportamento che non è andato giù al Sindaco Figliolia e alla maggioranza che hanno stigmatizzato l’accaduto.

L’ATTACCO DI FIGLIOLIA –  Duro è stato l’affondo del capogruppo del PD Elio Buono che ha definito l’opposizione  “Fantasma e incapace di stare in aula per confrontarsi”. Mentre il Sindaco Figliolia ha ripetuto di “Non avere paura e di continuare per la propria strada”. «Quanto accaduto oggi – ha detto il Primo Cittadino – ha un senso. Questa consiliatura chiuderà un ciclo e formerà una nuova classe dirigente. Metterà fine ad una classe dirigente che ha fatto tutto tranne qualcosa per questa città. Chi ha governato negli ultimi 40 anni ha capito che la parabola è decisa  e il simpatico atteggiamento di questa mattina ne è la dimostrazione. Sarò io ad andare alla Corte dei conti con i documenti del 2003 in poi. Intimidazioni e atteggiamenti del genere mi fanno sorridere. Noi siamo sempre stati seduti al nostro posto quando eravamo all’opposizione. Questa è la gogna di chi ha capito che si è concluso un ciclo»

GENNARO DEL GIUDICE