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Pozzuoli

POZZUOLI/ Palazzo Migliaresi si colora di viola per la lotta all’epilessia e ai pregiudizi

POZZUOLI/ Palazzo Migliaresi si colora di viola per la lotta all’epilessia e ai pregiudizi
  • Pubblicato14 Febbraio 2023

POZZUOLI – Nel mondo più di 50 milioni di persone convivono con l’epilessia, che rappresenta una delle prime cinque cause di disabilità neurologica ed è responsabile di 125mila decessi all’anno. Sono alcuni dei dati diffusi in occasione della Giornata Internazionale dell’Epilessia che si celebra nella giornata del 13 febbraio. Quest’anno, il tema della Giornata è il contrasto allo stigma che affligge le persone che sono affette dalla malattia. «In più di 130 Paesi del mondo, in questa occasione, si mettono in atto iniziative volte ad evidenziare i problemi affrontati dalle persone con epilessia, dalle loro famiglie e dai loro assistenti. Il Comune di Pozzuoli ha aderito alla campagna di sensibilizzazione, illuminando Palazzo Migliaresi al Rione Terra di viola, colore simbolo della lotta all’epilessia», ha fatto sapere ieri il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni, in occasione della Giornata Mondiale dell’Epilessia.

I BAMBINI I PIU’ COLPITI – #Epilessianonmifaipaura è lo slogan proposto dalla community di Facebook e scelto dalla lega italiana contro l’epilessia (Lice) per evidenziare la necessità di colmare il gap tra le persone con epilessia e quelle che, non conoscendo la malattia, nutrono ancora pregiudizi. E se l’obiettivo della Rete degli istituti di ricerca IRCCS delle Neuroscienze e della Neuroriabilitazione è la “creazione di un istituto nazionale virtuale per lo studio di questa patologia”, l’attenzione in occasione della giornata è inevitabilmente puntata sui bambini, che sono i più colpiti da questa malattia che riguarda una persona su 100. Circa il 30% delle crisi epilettiche si manifesta infatti in classe e il 40% delle chiamate ai numeri di emergenza 112 e 118 che parte dalle scuole è proprio per casi di crisi epilettica. Ecco perché all’ospedale Bambino Gesù di Roma c’è un progetto di formazione specifica. Si chiama “La scuola non ha paura delle crisi” e ha già formato oltre 1300 insegnanti, operatori scolastici e studenti.