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POZZUOLI/ «Non è socialmente pericolosa» dopo 10 anni di carcere duro Partorina Arcone torna libera

POZZUOLI/ «Non è socialmente pericolosa» dopo 10 anni di carcere duro Partorina Arcone torna libera
  • Pubblicato8 Marzo 2023

POZZUOLI – «Non è socialmente pericolosa». Con questa motivazione il Tribunale di Napoli ha revocato la misura della sorveglianza speciale, per tre anni con l’obbligo di soggiorno nel comune di Pozzuoli, richiesta dal Questore per Partorina Arcone, 66 anni, moglie del boss ergastolano Salvatore Pagliuca detto “Totore ‘o biondo” e madre del pentito Procolo Pagliuca. Arcone è tra le poche donne (circa una dozzina) che in Italia sono state condannate al 41-bis: per dieci anni, infatti, è stata detenuta nel carcere di massima sicurezza de L’Aquila insieme alla brigatista Desdemona Lioce. Da ieri, a suo carico, dopo la scarcerazione arrivata a fine dicembre non pende più alcuna misura di sicurezza.

LA STORIA – Finita in manette nel 2010 durante la maxi operazione “Penelope”, la 66enne era stata condannata a 14 anni e 8 mesi di carcere, dieci dei quali trascorsi proprio al 41-bis prima di scontare gli ultimi sei mesi di detenzione a Latina. Difesa dall’avvocato penalista Diego Di Bonito, la moglie del boss è riuscita ad incassare l’ok del Tribunale anche in virtù della lunga detenzione in regime di carcere duro che “ha provato la detenuta la quale, separata dai familiari, ha subito anche la perdita di ben tre fratelli”. Oltre allo stato psico-fisico della donna, i giudici hanno tenuto conto anche dell’attuale scenario camorristico flegreo, totalmente mutato rispetto agli anni in cui la famiglia Pagliuca, egemone al Rione Toiano, era alleata con il clan Sarno per conto del boss Gennaro Longobardi nella faida del 2008 contro il clan di Gaetano Beneduce: in quell’organizzazione di famiglia Arcone era ritenuta il braccio esecutivo del marito e del figlio Lino nonché addetta alle mesate da versare agli affiliati.