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POZZUOLI/ Neonata abbandonata, sarà il Dna ad appurare l’etnia di Rosa

POZZUOLI/ Neonata abbandonata, sarà il Dna ad appurare l’etnia di Rosa
  • Pubblicato26 Agosto 2014
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Abbandonata sul tappetino dell’uscio in via Tranvai

di Violetta Luongo
POZZUOLI –
È ancora avvolta nel mistero la vicenda di Rosa Benedetta, la neonata abbandonata sull’uscio di una casa al primo piano al civico 4 di un palazzo in via Tranvai a Pozzuoli, nei pressi del Lungomare Pertini. La piccola è attualmente ricoverata presso l’ospedale Santissima Annunziata di Forcella dove medici ed infermieri si stanno prendendo cura di lei. La direzione dell’ospedale fa sapere che le condizioni di Rosa Benedetta, come è stata chiamata dal personale sanitario del nosocomio partenopeo, sono stazionarie e non destano alcuna preoccupazione.

A BREVE LASCERA’ L’INCUBATRICE – «Le sue condizioni sono normali, i risultati delle analisi sono buoni, tutto lascia pensare che non ci siano problemi – spiega Paola Amicucci, medico del reparto di Terapia Intensiva neonatale dell’Annunziata – appena supererà il chilo e 800 grammi potrà lasciare l’incubatrice per la culla e indossare la sua prima tutina, è questione di pochi giorni». Trascorse 72 ore dall’abbandono nessuno ha reclamato la piccola né portato doni o altro al nosocomio partenopeo. «E’ una bimba serena – continua la dottoressa – che necessita solo delle normali cure e attenzioni rivolte ai neonati. Dell’affidamento si occuperà l’autorità giudiziaria, attendiamo disposizioni da parte del Tribunale dei Minori, fino ad allora rimarrà qui con noi».

IL PRIMO CASO DELL’ANNO ALL’ANNUNZIATA – E’ il primo caso dell’anno al nosocomio di Forcella, e la Campania non vanta, almeno su questo, primati negativi. «Rosa è nata prematura, di 36 settimane, ma in passato abbiamo ricoverato – conclude Amicucci – anche bimbi di bassa età gestazionale, di 20 settimane, e dal bassissimo peso, casi rari, che non si verificano spesso perché c’è un buon controllo ostetrico. Negli ultimi anni a noi sono giunti purtroppo più bimbi abbandonati per strada che nati in ospedale e non riconosciuti».

L’ESITO DEL DNA STABILIRA’ L’ETNIA – Il nodo cruciale che ruota attorno alle indagini invece è racchiuso tutto negli esiti dell’esame del Dna che chiarirà finalmente l’etnia della piccola ritrovata a terra, nuda e in lacrime in un palazzo a due passi dal Lungomare. Solo il Dna potrà infatti chiarire se si tratta o meno di una bimba di etnia rom, ipotesi avanzata già al momento del suo ritrovamento ma che per ora non troverebbe conferma.

CONTINUANO LE RICERCHE DELLA MADRE – Per quanto riguarda la madre, i carabinieri stanno cercando di acquisire le riprese delle telecamere esterne di alcuni locali di via Napoli, dopo la donna potrebbe essere passata con la piccola, poco prima di abbandonarla nell’androne del palazzo. Inoltre sono stati ascoltati anche i residenti dello stabile di via Tranvai che sabato hanno trovato la piccola a terra all’interno dello stabile: a richiamare la loro attenzione i pianti della piccola all’interno del palazzo.