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Cronaca Pozzuoli Primo Piano

POZZUOLI/ Neomelodico e fuochi d’artificio: a Monterusciello nuova festa clandestina – LE FOTO

POZZUOLI/ Neomelodico e fuochi d’artificio: a Monterusciello nuova festa clandestina – LE FOTO
  • Pubblicato17 Maggio 2024

POZZUOLI – Musica, canzoni neomelodiche e fuochi d’artificio. Il tutto senza alcuna autorizzazione. Accade nuovamente a Monterusciello e il protagonista è ancora una volta Anthony, già agli onori delle cronache qualche anno fa per una festa – anche in quell’occasione non autorizzata – per salutare la scarcerazione dell’affiliato al clan, oggi pentito di camorra, Silvio De Luca. Tra champagne e canzoni dedicate a boss e detenuti, Anthony & Company diedero vita a una squallida serata che fece il giro d’Italia. Questa volta, però, il motivo dello show è stato più “nobile”, volendo usare un eufemismo: si è festeggiato un 18esimo compleanno. Tappa importante della vita, che porta a quella maturità che gli organizzatori dell’evento ancora una volta non hanno avuto.

LA FESTA – Ma torniamo a ieri sera. Per la festa, andata in scena tra le palazzine popolari dei “600 alloggi”, non risultano autorizzazioni concesse dal comune di Pozzuoli né per la musica né per l’esplosione dei fuochi d’artificio che per l’intera serata di giovedì hanno illuminato il quartiere. Infatti, è doveroso sapere che su tutto il territorio vige il divieto di esplosione di materiale pirotecnico: l’utilizzo può essere fatto solo ed esclusivamente previa autorizzazione mediante ordinanza sindacale. Gli unici eventi autorizzati in città sono dunque legati alla festa dell’Assunta e a qualche situazione particolare tra cui, ovviamente, non rientra la festa di ieri. A questo sono da aggiungere le autorizzazioni per l’evento canoro che vanno ben oltre una semplice quota versata alla SIAE. Nota positiva, al netto della felicità di chi ha festeggiato è che, a differenza della festa in “onore” di ‘o nanetto, il neomelodico ha intonato solo qualche canzone che inneggia in maniera particolare alla malavita, limitandosi a brani d’amore. Resta però l’ennesimo scippo alle regole e al vivere civile.