POZZUOLI/ «Mettiti apposto con gli amici se no bubu» le minacce del clan per piegare gli imprenditori al pizzo

POZZUOLI – Nel mirino del clan de “gli amici del Bivio” erano finiti un negozio di surgelati di Monterusciello, una ditta che vende mattonelle a Pozzuoli e un’azienda specializzata in restauri. Ai titolari, costretti a pagare il pizzo, il capoclan Alessandro Iannone detto “nas e cane” prima di Pasqua aveva arrivare messaggi intimidatori attraverso Giosué Caianiello, Marco Vaccaro e Francesco Di Gennaro. Il primo episodio è avvenuto in via Campana con Caianiello e Di Gennaro che, ripresi dalle telecamere, venivano immortalati mentre posizionavano una tanica piena di benzina davanti all’ingresso della ditta e un biglietto con su scritto «Imparati educazione mettiti apposto con gli amici se no bubu», chiaro richiamo a un atteggiamento “ribelle” da parte del titolare che si sarebbe rifiutato di pagare il pizzo.
LE ESTORSIONI – Stessa sorte è toccata a un negozio di surgelati nel quartiere di Monterusciello «Mettiti apposto con gli amici di Pozzuoli, sai già a chi se no boom» il messaggio recapitato al titolare, sempre accompagnato dalla presenza di un contenitore pieno di benzina. Testi sgrammaticati ma di facile comprensione per le vittime costrette a pagare il pizzo per non vedersi esplodere contro colpi di pistola (bubu) oppure veder saltare in aria la propria attività commerciale (boom). In un’altra occasione, invece, Marco Vaccaro a bordo di una moto si avvicinò al camion di una ditta di restauri di Quarto minacciando l’autista «Dì al tuo capo di mettersi a posto con le persone di Pozzuoli». In un’altra occasione Caianiello, Di Gennaro e Rosario Ferro armati di pistole tentarono un agguato ai danni di un giovane rivale.
IL CAPO – Al vertice del clan da circa un anno vi era Alessandro Iannone, uscito dal carcere nel marzo del 2024. Iannone si era fatto spazio sul territorio approfittando anche dell’attuale debolezza delle altre fazioni del clan, i cui vertici sono in questo momento detenuti in carcere, come nel caso dei gruppi di Toiano e Monterusciello. «Nessuno lo capisce come funziona, io non devo chiamare gli altri…, che poi lo sai come funziona? ora chi è che sta sulle estorsioni di Quarto? io! – diceva “nas e cane” in una conversazione intercettata – Vai vicino a questo e poi .. inc… niente più…,.. inc.. solo che non lo capisce questo porco di merda…, mi fa fare a me lo stronzo a farmi ndare avanti e indietro. Devi camminare tu a vedere le cose non io…»