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POZZUOLI/ Concessioni ai lidi scadute «A Lucrino, Arco Felice e Licola spiagge occupate illegalmente» – LE FOTO

POZZUOLI/ Concessioni ai lidi scadute «A Lucrino, Arco Felice e Licola spiagge occupate illegalmente» – LE FOTO
  • Pubblicato14 Maggio 2024

POZZUOLI – «Ieri pomeriggio, insieme al “Coordinamento Flegreo Mare Libero”, siamo andati a fare un sopralluogo sul tratto di costa Arco Felice-Lucrino. In spregio alla norma i lidi continuano ad avere ombrelloni in spiaggia. Nonostante le concessioni scadute ed il divieto di proroghe, ci sono ancora attività di bar, ristoranti, eventi. Cosa che ho già segnalato settimane fa al Segretario Generale, all’avvocatura e agli uffici competenti. – È quanto fa sapere il consigliere comunale di opposizione Riccardo Volpe – A concessione scaduta, come se nulla fosse, fittano ombrellini, casette, fanno eventi, ristoranti, matrimoni. Ad aggiungersi a tutto questo c’è il degrado (che avrebbe dovuto ripulire il privato una volta terminata la concessione) e abusi sulla spiaggia».

LA DENUNCIA – «E il Comune? Fa finta di non vedere. La politica fa finta di non vedere e gli uffici fanno finta di non vedere e non sentire. Ho già chiesto una serie di atti, legati alle licenze edilizie delle strutture che si trovano sulla spiaggia di Licola Mare e tutti i titoli autorizzativi (permessi a costruire, autorizzazioni paesaggistiche, concessioni demaniali) di tutti i lidi del litorale Arco Felice – Lucrino. Niente. Il silenzio. – prosegue Volpe che fa una denuncia circostanziata su quanto accade non solo a Lucrino e Arco Felice ma anche a Licola – La solita Direzione e il solito dirigente, non mi manda i documenti. Proprio ieri ho fatto l’ennesimo ricorso alla Commissione per l’accesso ai Documenti Amministrativi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. In passato ne ho già inviati due, ed entrambi sono stati accolti, condannando l’Ente a darmi nel più breve tempo possibile i documenti da me richiesti. Far finta di non vedere e non sentire non risolverà il problema. Vanno liberate le spiagge e fatti i bandi. Non è pensabile questa situazione di illegalità diffusa.»

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