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POZZUOLI/ Accesso agli atti negato a un consigliere comunale: chiesto intervento del Prefetto

POZZUOLI/ Accesso agli atti negato a un consigliere comunale: chiesto intervento del Prefetto
  • Pubblicato13 Giugno 2023

POZZUOLI – Accesso agli atti negato al consigliere comunale Riccardo Volpe intenzionato ad approfondire la questione degli standard urbanistici in città. Lo rivela proprio l’esponente di Pozzuoli Ora in una nota: « È da anni – afferma il consigliere Volpe – che abbiamo l’occhio puntato sulle realizzazioni di standard urbanistici, che a nostro avviso, si concedono in città senza nessuna base normativa. Per questo motivo abbiamo chiesto degli atti relativi ad alcuni verbali di incontri che sarebbero avvenuti tra privati ed il Comune nell’ufficio urbanistica del nostro ente. A questa richiesta – continua Volpe – gli atti ci sono stati negati, chiedendo in maniera forzata di motivarne la richiesta, lasciando poi al dirigente decidere se è un “valido” motivo o meno, e quindi il rilascio degli atti da noi chiesti. Ci sembra superfluo ricordare come sia il TUEL, che la Commissione per l’acceso agli atti, che il TAR Campania Salerno (Sez. II, Sent., 04-04-2019, n. 545, ndr) abbiamo più volte ribadito che per le richiesta di accesso agli atti i consiglieri comunali non sono tenuti “a particolari oneri motivazionali nelle loro richieste”. La richiesta fatta dal Dirigente è di fatto un diniego ed un’invasione di campo rispetto alle competenze del Consigliere Comunale. Il Dirigente – prosegue Volpe – pretende di conoscere le motivazioni che mi spingono a guardare atti e carte e pretende, quindi, di dover sindacare sull’espletamento del mio mandato. Una cosa inaccettabile, non solo perché contro qualsiasi norma ma soprattutto perché la visione di atti da parte del Consigliere Comunale è uno strumento sostanziale del mandato, con il quale il Consigliere può non solo controllare la correttezza degli atti amministrativi, ma anche svolgere il proprio ruolo in maniera consapevole e chiara». Il consigliere Volpe ha così fatto richiesta al prefetto di Napoli, Claudio Palomba, per “garantire il diritto di accesso agli atti e ristabilire la legalità”.