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POZZUOLI/ «329 le donne vittime di violenza» l’SOS dell’associazione

POZZUOLI/ «329 le donne vittime di violenza» l’SOS dell’associazione
  • Pubblicato3 Febbraio 2016
Fiaccolata per Carla
Fiaccolata per Carla

POZZUOLI – Trecentoventinove le vittime di violenza, 329 i corpi senza vita, 329 sono le famiglie devastate. Questo è il numero che oggi purtroppo ci troviamo a gestire e che riguarda vittime innocenti della violenza di genere, pochi però sanno che questi poveri cuori spesso battono nel petto di chi è indiretta vittima dei professionisti dell’anti violenza, che hanno fatto del dolore e della prevenzione della violenza di genere solo un business milionario in una costellazione di appalti pubblici. Lo dichiara in una nota – l’Ufficio di Presidenza dell’ Associazione Terra Viva Centro Ascolto e Anti Violenza – Siamo vicini alle vittime di questa violenza cieca e inaudita, siamo vicini alle famiglie delle vittime per le quali preghiamo.

LE VIOLENZE – Oggi la violenza è divenuto un elemento sempre più emergente nei rapporti conflittuali di coppia, la prevenzione è ancora a livelli infinitamente bassi, poco si riesce a fare realmente. Purtroppo le donne oggi non sono solo vittime dirette della violenza ma anche vittima di un sistema che ormai si è “ammalato”, il quale non consente a professionisti che fanno vera e volontaria Anti Violenza di operare, si, perché la politica ha creato attorno ai milioni di euro stanziati per l’anti violenza, una serie di incredibili impedimenti e tortuosi percorsi strutturati in bandi pubblici dove alla fine, nella maggior parte dei casi, posso accedere solo soggetti come cooperative con conti in banca con migliaia di euro, oppure veri e propri operatori economici che fanno della prevenzione e della lotta alla violenza di genere solo il proprio business finanziato da succulenti capitolati di bilancio rigorosamente pubblici.

LA LOTTA – In pratica, si è tradita la legge istitutiva dei Centri Anti Violenza e tutte le leggi inerenti le attività socio assistenziali, le quali individuano come soggetti primari da valorizzare e sostenere economicamente, proprio le o.n.l.u.s. come la nostra e tante altre che ancora oggi hanno fatto della lotta alla violenza di genere una priorità sociale e continuano da sole senza attingere ad alcun fondo pubblico e con professionisti che prestano la loro opera volontariamente, a lavorare per il proprio prossimo cercando di fare prevenzione con i mezzi che hanno.

LE VITTIME – Solo nel territorio di Napoli Nord, tra la cecità e la sordità degli enti comunali preposti, tra l’ignoranza che spesso è alla base della cultura professionale di operatori degli ambiti territoriali politicizzati e i banchetti di succulenti appalti assegnati ai professionisti del nulla, il nostro ente è riuscito ad assistere otre 120 vittime di violenza di genere nell’ultimo anno e mezzo, con autotassazioni da parte dei soci che superano i ventimila euro, cifre queste che hanno consentito la gestione delle attività degli sportelli Anti Violenza.

L’APPELLO – La violenza non avrà fine fin quando non si fermerà il business milionario degli appalti dell’Anti Violenza che individuano come destinatari dei fondi soggetti economici voluti dai badi politicizzati e che nulla hanno a che fare con lo spirito del volontariato e il non profit delle leggi inerenti i Centri Anti Violenza. Rivolgiamo un appello ai responsabili delle Istituzioni e alla Autorità Nazionale Anticorruzione, perché vigili sulla natura dei vincoli presenti negli appalti pubblici che non seguono i principi secondo i quali andrebbero scelti gli operatori dell’Anti Violenza che devono essere destinatari di fondi pubblici.