Close

PICCOLI GIORNALISTI RACCONTANO/ Il problema di essere periferia: Monterusciello

PICCOLI GIORNALISTI RACCONTANO/ Il problema di essere periferia: Monterusciello
  • Pubblicato13 Giugno 2016

monterusciello4POZZUOLI – Per la sezione riservata ai “Piccoli Giornalisti Flegrei” dal tema “La Periferia al centro della città”, vi proponiamo l’articolo realizzato da Mario Menniti, studente dell’istituto Comprensivo “Pergolesi 2” dal titolo “Il problema di essere periferia: Monterusciello”.

L’ARTICOLO – Monterusciello è una frazione di Pozzuoli. Questa nasce dopo il bradisismo dell’ 83 e fu una decisione d’emergenza visto che doveva accogliere tutti i cittadini sfrattati da Pozzuoli e dintorni. Monterusciello, oltre alle abitazioni, presenta infrastrutture di vario tipo come l’unico palazzetto dello sport della zona puteolana, delle zone verdi per gli abitanti e gli animali, supermercati, alcuni edifici amministrativi come: il palazzo comunale, la stazione dei carabinieri, una caserma dei pompieri, scuole d’infanzia, elementari, medie, licei, luoghi di svago come piscine, campetti da calcio, una pista d’atletica. D’altro canto a Monterusciello non esistono biblioteche pubbliche, cinema, teatri, strutture che erano state progettate ed in realtà mai realizzate.

Questa mancanza di luoghi di incontro e per il tempo libero è solo una delle tante carenze del mio quartiere. Un altro esempio è rappresentato dal progetto per il mercato rionale coperto, che oggi si tiene, invece, su una delle strade principali, creando traffico tra gli automezzi pubblici e privati. Il mio quartiere offre anche una serie di servizi pubblici come: la nettezza urbana, una rete ferroviaria, un servizio di autobus. La maggior parte di questi servizi, però, non è adeguata per inefficienza, scarsa manutenzione e mancanza di fondi. Anche se c’è da dire, riguardo alla pulizia urbana, che la situazione è migliorata di molto con l’avvento della raccolta differenziata.

Il degrado persiste in molti luoghi del quartiere dove è, sfortunatamente, diffuso lo spaccio di droga o lo sviluppo delle baby gang. Le periferie possono e devono essere recuperate. Non servono ruspe per bonificare i nostri infiniti territori, ma sono sufficienti piccoli interventi che abbiano però uno scopo diverso da quello che fino ad oggi è stata la forza motrice dei piani di governo del territorio e di moltissime amministrazioni: unità. La parole d’ordine per ricostruire il nostro territorio devono essere parole di trasformazione, vivibilità e ambiente.

MARIO MENNITI