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Incendi, l’appello: «Vietare in ogni comune fuochi d’artificio e lanterne cinesi»

Incendi, l’appello: «Vietare in ogni comune fuochi d’artificio e lanterne cinesi»
  • Pubblicato20 Agosto 2017

CAMPI FLEGREI – «Tutti i sindaci della Campania devono emettere ordinanze che vietano tassativamente l’uso dei fuochi d’artificio se non a personale specializzato e autorizzato per ridurre la possibilità dei roghi e del disturbo alla quiete pubblica. L’articolo 57 del Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza, condanna espressamente la pratica di accensione pericolosa di fuochi da parte di personale non autorizzato espressamente dagli organi di pubblica sicurezza ritenendola pericolosa per l’ambiente e la sicurezza; l’utilizzo delle lanterne cinesi, che ha causato il terribile incendio del costone del parco Virgiliano, rientra pienamente in questa ipotesi. Ritengo che le forze dell’ordine debbano mettere in campo un’attività serrata per il sequestro di questi ordigni incendiari che si trovano ancora troppo facilmente nei negozi gestiti da cinesi nonostante ne sia espressamente vietato l’uso. Nel campo della difesa dell’ambiente la prevenzione è fondamentale perché un’incriminazione di incendio boschivo colposo, come nel caso del parco Virgiliano, non restituirà di certo l’ettaro andato in fumo in uno dei belvedere più belli di Napoli». Lo ha dichiarato Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi con il Portavoce regionale dei Verdi, Vincenzo Peretti.

MARIJUANA «Vorremmo anche ricordare agli irresponsabili che utilizzano le lanterne cinesi per festeggiare ricorrenze – proseguono Borrelli e Peretti – che molte di queste sono state messe al bando dal Ministero della Salute perché contenenti amianto. Festeggiare con i propri cari mettendone a rischio seriamente la salute mi sembra davvero un’assurdità. Per questo chiediamo interventi specifici anche nei negozi cinesi che vanno chiusi subito se in possesso di materiali vietati. Infine vorremmo ricordare a tutti che se le droghe leggere fossero legalizzate si salverebbero quelle montagne dove viene coltivata marijuana».