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Giro d’Italia, i Campi Flegrei si tingono di rosa: conto alla rovescia per la tappa delle meraviglie

Giro d’Italia, i Campi Flegrei si tingono di rosa: conto alla rovescia per la tappa delle meraviglie
  • Pubblicato12 Maggio 2024

POZZUOLI – Conto alla rovescia per le tappe delle meraviglie del Giro d’Italia. La Città Metropolitana di Napoli è pronta per il tris. Ormai a Napoli, a Pompei e in tutta l’area metropolitana si contano le ore. Fervono gli ultimi preparativi che porteranno i 172 corridori della Corsa rosa ai nastri di partenza delle due tappe della bellezza promosse dall’Ente di piazza Matteotti: la nona, in programma domenica 12 maggio, con arrivo a Napoli, e la decima, martedì 14 maggio – dopo il riposo di lunedì 13 – con partenza da Pompei. Due tappe che faranno sì che, dopo i successi del 2022 e del 2023, la straordinaria bellezza di Napoli e della sua area metropolitana, con il loro carico di storia, arte, cultura, ambiente e paesaggio, sarà grande protagonista anche nell’edizione numero 107 del Giro d’Italia. Ma sarà sport e non solo: come, e forse più degli scorsi anni, la Città Metropolitana, i Comuni passaggio di tappa e le tante istituzioni e associazioni che operano nell’area hanno messo metteranno in campo un intenso programma di iniziative per la valorizzazione del territorio sotto il profilo turistico e culturale con un occhio sempre attento, tuttavia, anche al sociale.

I PERCORSI – Anche quest’anno, quindi, le tappe, volute dalla Città Metropolitana di Napoli per promuovere l’eccezionale patrimonio che solo il nostro territorio può offrire, regaleranno ai 700 milioni di telespettatori di audience potenziale dei 190 Paesi collegati dai 5 continenti la possibilità di ammirare alcuni dei luoghi più belli al mondo e fare un viaggio nell’incanto tra storia, bellezza, archeologia e patrimoni UNESCO. La Avezzano – Napoli – La frazione di domenica 12 maggio partirà da Avezzano, Appennino abruzzese, per arrivare a Napoli dopo 212 km. I corridori raggiungeranno il Tirreno a Minturno e scenderanno lungo il litorale domitio per approdare nei Campi Flegrei, iniziando da Lago Patria, nel territorio di Giugliano, dove è previsto il traguardo dell’Intergiro, e, proseguendo per il Parco Archeologico di Cuma, il Lago Fusaro, la terrazza sul mare di via Panoramica a Monte di Procida, attraverseranno le meraviglie di Bacoli e Pozzuoli, con le loro aree archeologiche e la bellezza mozzafiato del paesaggio. Dopo essersi messi alle spalle l’Anfiteatro Flavio, alla carovana si spalancheranno le porte del capoluogo, che anche quest’anno calerà i suoi assi, con panorami da sogno e cartoline che faranno il giro del mondo: Coroglio e la collina di Posillipo, con via Petrarca, via Orazio, via Manzoni per poi planare su Mergellina e giungere sullo splendido Lungomare di Napoli, in via Caracciolo, che sarà percorsa nei due sensi di marcia con un’inversione all’altezza della rotonda di piazza Vittoria. La volata finale, che si disputerà, come nelle scorse due edizioni, in direzione Mergellina, determinerà il vincitore che potrà scrivere il suo nome, subito dopo il traguardo, sull’albo d’oro preparato dalla Città Metropolitana con i vincitori di tutte le tappe con arrivo a Napoli, da Giovani Rossignoli nel 1909 fino a Mads Pedersen lo scorso anno. Sarà il 45° tassello. La Pompei – Cusano Mutri – L’altra tappa, la decima, di 142 km, in programma il 14 maggio, prenderà il via dal Parco Archeologico di Pompei, sito patrimonio UNESCO tra i più visitati al mondo, che ha superato, lo scorso anno, i 4 milioni di visitatori. Dopo un breve tratto in località Passanti nel territorio di Boscoreale, raggiungerà il centro di Poggiomarino (viale Manzoni, Via Roma, via Iervolino, via Tortorelle), la cittadina che ospita il Parco Archeologico Naturalistico di Longola, il villaggio protostorico sorto intorno al 1.300 a.C. sulle sponde del fiume Sarno noto come la “Venezia del Sud” – scoperto per caso nel 2000 durante i lavori di costruzione di un depuratore – i cui abitanti sono considerati i fondatori proprio dell’antica Pompei. In pochi chilometri i corridori si troveranno ad attraversare una storia lunga 1.400 anni, dal XIV secolo a.C. fino all’eruzione del 79. d.C., toccando due siti uniti tra loro da un indissolubile legame di causa – effetto. Da lì la carovana proseguirà, lambendo i confini di Striano, per Palma Campania, la città del Carnevale e delle Quadriglie, raggiungendo San Paolo Bel Sito e poi Nola, patria di Giordano Bruno e dei Gigli patrimonio immateriale dell’umanità UNESCO. I corridori saluteranno l’area metropolitana di Napoli in direzione Cusano Mutri – Bocca della Selva, dove è previsto l’arrivo, lasciandosi alle spalle i territori dei Comuni di Camposano, Cicciano, Roccarainola e di Cimitile con le sue Basiliche Paleocristiane. La Città Metropolitana, oltre agli interventi ordinari e straordinari sulle strade di propria competenza, ha anche impegnato importanti risorse per la sistemazione del fondo stradale delle arterie che saranno attraversate dai ciclisti.

I DATI DI NAPOLI AL GIRO – Quest’anno per la prima volta Banca Ifis ha effettuato uno studio scientifico che stima l’impatto economico del Giro d’Italia e individua comportamenti, attitudini e identikit degli spettatori e dei turisti sui territori. Secondo questa analisi, nel 2023 il Giro d’Italia ha generato un valore pari a 2 miliardi di euro, dimostrando la sua forza attrattiva e producendo valore economico per i territori che lo hanno accolto. Il potere attrattivo dei paesaggi italiani, unito al fascino della manifestazione, è un assist per il turismo: 1,8 milioni di spettatori che hanno seguito il Giro tramite i media intendono visitare i luoghi che li hanno affascinati. La voglia di rivivere i luoghi del Giro è supportata anche dalla pluralità di esperienze che si possono fare: dall’enogastronomia alla cultura, dalla natura e svago allo shopping. Nella scorsa edizione, infatti, la Corsa ha avuto una copertura tv nel mondo di 23.285 ore di trasmissioni televisive per un’audience complessiva globale 694 milioni di persone. L’organizzazione ha accreditato 1.435 media di cui 1.098 giornalisti e 337 fotografi rappresentativi di 704 testate internazionali, nazionali e locali, con 89.200 articoli. Ma non solo tv e media: 10,4 milioni sono stati gli spettatori che hanno assistito al passaggio della Corsa in strada, lungo il percorso, di cui 1,3 mln giovani sotto i 14 anni. Importanti anche i numeri del Giro digital website e app, che ha fatto registrare una copertura live di 38 milioni (+14% rispetto al 2022) con 427 news e 211 milioni di pagine viste; 200 milioni le visualizzazioni di contenuti video (+14% vs 2022). La tappa di Napoli 2023 si è classificata al 3° posto come valore in visibilità TV mondo. Lusinghieri anche i dati di audience della TV italiana (RAI 2), con una percentuale pari al 20% di share. Una delle migliori tra le tappe non di montagna. In ambito digitale, per la tappa di Napoli 9 milioni le pagine viste (rispetto alle 5,6 mln del 2022) con 13,6 milioni di social impression. L’Open Village al Plebiscito con la musica di RTL, animazione e intrattenimento. Domenica si esibiranno i ragazzi dell’Orchestra Sinfonica dei Quartieri Spagnoli Le tappe saranno una festa. In occasione della tappa di Napoli, in piazza del Plebiscito sarà allestito l’Open Village del Giro, che sarà aperto sabato 11 dalle ore 16 alle 23 e domenica a partire dalle 13.30, con la musica di RTL e diversi momenti di animazione, intrattenimento e giochi: uno spazio nel quale i visitatori potranno entrare in contatto con la realtà e il mondo della Corsa rosa. Nel villaggio saranno presenti uno stand del Comune e della Città Metropolitana, uno della Marina Militare e uno della Protezione Civile, oltre a diversi stand degli sponsor del Giro con gadget e laboratori che prevederanno anche il coinvolgimento del pubblico. Ma la sorpresa probabilmente più gradita i visitatori la troveranno domenica pomeriggio: dalle 14.20, infatti, si esibirà l’Orchestra Sinfonica dei Quartieri Spagnoli, l’ensemble nato per sottrarre al pericolo di devianza – grazie ad un’offerta formativa musicale gratuita in termini di spazi, insegnamento e anche strumenti musicali a disposizione – i bambini e i ragazzi più vulnerabili di una delle aree cittadine con i tassi più elevati di dispersione scolastica e insuccesso educativo, fenomeni strettamente legati alla radicata situazione di disagio economico e marginalità sociale che sperimentano molti nuclei familiari presenti nella zona. Un’area, quella dei Quartieri, che, anche grazie a progetti come questo, vive un periodo di grande riqualificazione e rinascita. Domenica i ragazzi suoneranno pezzi classici, jazz, e classici napoletani: da Verdi a ‘O sole mio, da Piovani a Morricone a Nino Rota per i visitatori e turisti che affolleranno l’Open Village del Giro.