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DISCARICA/ La voce dei manifestanti

DISCARICA/ La voce dei manifestanti
  • Pubblicato17 Febbraio 2012
Margherita Perugini - Consigliere Comunale SEL di Quarto

QUARTO – Nella giornata dell’assemblea pubblica organizzata dal comitato anti-discarica, tante sono le persone, di tutte le età ed estrazione sociale, che hanno aderito con fervida volontà alla protesta. Tra i diversi pareri ascoltati durante la manifestazione, ne abbiamo raccolti alcuni in particolare. Partiamo dal Consigliere Comunale SEL di Quarto, Margherita Perugini:  «Le discariche ormai sono superate. Nella nostra zona non c’è più bisogno di discariche ma della raccolta differenziata; dobbiamo riciclare tutto perché così facendo cosa buttiamo in discarica? Nulla! Siamo nel 2012, la tecnologia è avanzata ed ha superato ampiamente l’idee delle discariche: riciclando tutto e trasformando tutto secondo le più moderne teorie vi è anche la possibilità di far divenire i rifiuti una risorsa. Purtroppo ciò non avviene perché ci sono degli interessi dietro alle discariche e quindi, in zone come questa flegrea, si continua con la politica omicida delle discariche. Qui a Quarto c’è un alto tasso di tumori e quindi la discarica comporterebbe un ulteriore aumento del tasso. E’ un suicidio! Come madre penso che non posso stare a guardare. Il diritto alla salute è garantito costituzionalmente ed è inviolabile. Dobbiamo fare di tutto per riprendercelo».

Pasquale, 18 enne e rappresentante d’istituto dell’ Isis di Quarto

IL GIOVANE –  Successivamente abbiamo chiesto un parere a Pasquale, giovane rappresentante dell’istituto ISIS di Quarto, la più grande scuola del comune,  il quale così commenta la mobilitazione e l’adesione dei tanti giovani che oggi hanno boicottato i banchi di scuola: «Siamo qui per far capire a tutta la popolazione, spesso troppo indifferente, che la discarica è un grave danno per tutta la società, è un attacco diretto alla nostra salute che invece è alla base della vita. Una grande sensibilizzazione vogliamo farla anche con i nostri genitori, che sanno il problema ma spesso non lo affrontano perché presi dal ritmo incalzante del lavoro. Non vogliamo che si scherzi sulle nostre vite, perché si parla di malattie e ci sono le statistiche di Chiaiano, Pianura e delle altre discariche della Campania».

Gennaro Lubrano, esperto di archeologia e storia dei Campi flegrei

L’ESPERTO –  In seguito abbiamo ascoltato l’interessante testimonianza di un esperto e studioso di archeologia e storia dei Campi Flegrei, Gennaro Lubrano, il quale sottolinea anche l’importanza archeologica e storico-culturale della zona destinata alla discarica:  «Innanzitutto c’è da ricordare che la cava nasce su un antico vulcano databile tra i 10500 e gli 8000 anni fa. Tutto intorno vi sono reperti archeologici sia dell’età romana che medioevale come mausolei, cisterne (tra cui una tra le più grandi dei Campi Flegrei), colombari e tombe. Per non parlare del fatto che, proprio nella zona della cava, furono trovati persino ceramiche risalenti all’Età del Bronzo. La cava stessa è inclusa in un’antica cittadella fortificata denominata Castro di Serra, come dimostra anche un documento tanto ufficiale quanto unico nel suo genere, nel quale il principe di Capua Roberto I donò al vescovo Donato di Pozzuoli la zona del Castro. Di particolare interesse e tuttora visibili sono l’antico mulino medioevale, i resti di una torre e persino l’antica chiesa di San Nicola con tanto di altare paleocristiano. Se ad una zona come il Castro di Serra si riservassero le dovute cure si potrebbe valorizzare tutto il Castagnaro e sfruttare moltissimo il turismo culturale».

Giovanni Cerlisio abitante nella zona del Castagnaro

 IL RESIDENTE –  Infine, Giovanni Cerlisio, abitante della zona del Castagnaro, espone così la sua indignazione: «Parlo anche a nome della mia famiglia che oggi è qui tra la folla che protesta: noi siamo sconcertati perché è assurdo pensare che ci sia anche solo l’intento di fare una discarica in quel luogo. Ai molti che non la conoscono può sembrare una zona di campagna con qualche antica casetta invece non è cosi. Sia sul versante di Quarto e sia su quello di Monterusciello, il Castagnaro è pieno di case e abitazioni. Come si può pensare di porre una discarica di tali dimensioni vicino a delle abitazioni ? Non è possibile che le persone valgano meno degli affari che provenienti da una discarica! E chi afferma una cosa del genere per me non è un vero uomo. Starò qui fin quando sarà necessario pur di vincere questa causa». Insomma ai cittadini l’idea della discarica proprio non va giù e si profilano ancora giorni di lotta e tensioni, si spera, a lieto fine.

PASQUALE IOFFREDO
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