Da discarica a prato alberato: è salva la cava di via Spinelli
Furono giorni di passione, le proteste, i presidi al freddo, la marcia dei 10mila per dire “No” alla discarica. Uomini, donne, bambini, semplici cittadini, rappresentanti delle istituzioni, parroci, alunni delle scuole, associazioni, sindacati, residenti degli altri comuni. Tutti contro l’apertura di una discarica in via Spinelli. Arrivò la vittoria, non se ne fece più niente. Fu la vittoria della gente.
L’UFFICIALITA’ CHE LA DISCARICA NON SI FARA’ – E’ arrivata dalla conferenza dei Servizi che ha deliberato in maniera definitiva sulla destinazione di una delle Cave di Via Spinelli. Che si è tenuta alla presenza del Genio Civile, dei rappresentanti del comune di Quarto tra cui il neo sindaco Giarrusso e il responsabile della protezione Civile l’ingegner Lista, e di un legale rappresentante della Liccarblock.
AVVIATO L’ITER PER LA RIQUALIFICAZIONE – E’ ancora alle fasi iniziali, ma l’iter è già avviato, il progetto di riqualificazione della seconda cava adiacente a quella dissequestrata, anche questa acquistata dalla Liccarblock. Si attende il giudizio dell’Autorità competente dell’Assessorato all’Ambiente per procedere alla riqualificazione di quest’altra cava di Via Spinelli e chiudere così un capitolo spinoso della storia recente quartese.
LA GRANDE PAURA – Il pericolo di avere una discarica dentro la conca di Quarto era stato reale, ma grazie a questa delibera , è ormai scongiurato. La Cava in oggetto fu dapprima sequestrata perchè diventata sversatoio di rifiuti speciali e poi acquistata dalla società Liccarblock che in seguito propose il dissequestro e l’adozione di un piano di recupero e riqualificazione ambientale della cava.
PIANTE E ALBERI AL POSTO DELL’IMMONDIZIA – La conferenza dei Servizi ha approvato tale piano all’unanimità: sia il Comune di Quarto che il Genio Civile hanno accolto il progetto presentato dalla Liccarblock; un piano di lavoro che mira al riempimento della cava con materiale idoneo ed in seguito alla coltivazione di alberi di acacia e castagno conformi alla morfologia della zona. Tempo previsto: 5 anni.
SCONGIURATO IL PERICOLO – “Siamo riusciti a scongiurare un pericolo che era tangibile; – ha ammesso il Sindaco di Quarto Massimo Carandente Giarrusso- la società Liccarblock si è assunta un onere preciso e ci sarà un controllo e un monitoraggio costante sia della zona sia dell’operato della Liccarblock che semestralmente dovrà inviare un rapporto sullo stato di avanzamento dei lavori. Vigileremo, dunque, attentamente perchè tutto sia fatto in maniera conforme alle regole e nel pieno rispetto dell’ambiente.”