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CAMPI FLEGREI/ Vincenzo De Luca è il nuovo governatore della Campania

CAMPI FLEGREI/ Vincenzo De Luca è il nuovo governatore della Campania
  • Pubblicato1 Giugno 2015
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Un momento della prima conferenza stampa da governatore, alla Stazione Marittima

di Violetta Luongo
CAMPI FLEGREI –
“Abbiamo vinto, buongiorno Campania”, così il primo, e anche un po’ frettoloso, tweet del Pd regionale annunciava la vittoria di Vincenzo De Luca. Il sindaco-sceriffo è il nuovo Governatore della Regione Campania. Dopo lo spoglio durato l’intera notte, il candidato del Pd, lascia indietro di 3 punti, l’uscente presidente Stefano Caldoro del Centrodestra. Dopo un testa a testa durato fino alle 5 del mattino, si è cominciata a divaricare la forbice tra i due. Su Facebook esaltazioni e messaggi di auguri dei deluchiani. De Luca chiude con 41,03% contro 38,32% su 5.659 sezioni scrutinate. Partito risultato vincitore il Movimento 5 Stelle con Valeria Ciarambino che chiude con 17,68%.

VINCE CON 60MILA VOTI IN PIU’- Poco più di 60.000 voti separano i due duellanti e fanno vendicare De Luca dell’amara sconfitta del 2010 subita da Caldoro.  C’è chi pensa al rischio di sospensione dall’incarico del neo eletto presidente. Sul capo di De Luca, infatti, pende una condanna in primo grado per abuso d’ufficio e il conseguente provvedimento derivante dalla legge Severino. Ma Lorenzo Guerini, vice segretario del partito, cerca di calmare subito ogni agitazione. «De Luca era candidabile, eleggibile e insediabile e seguirà questo percorso. Dopodiché c’è una legge che assegna competenza agli organi di governo. Ma la legge non parla di decadenza eventualmente di sospensione».

L’AFFONDO DI CALDORO – «Faccio gli auguri all’onorevole De Luca per il successo e anche auguri di buon lavoro». Le prime parole dello sconfitto Stefano Caldoro, in conferenza stampa questa mattina a Napoli, poi dopo gli auguri arriva l’affondo: «La sua vittoria è legata a De Mita e ai cosentiniani. È evidente che di questa vittoria va dato merito politico-elettorale all’Udc, e quindi a De Mita, e ai cosentiniani che insieme hanno raggiunto il 3,5%».