POZZUOLI – È sogno comune, per quelli che come Emanuele Daniele (classe ’96) crescono col pallone come migliore amico, quello di arrivare a giocare partite importanti, su campi importanti. Emanuele è un ragazzo di periferia che vive per il calcio e passa ore a giocare nel campetto sotto casa sua con la speranza che qualcuno, prima o poi, possa apprezzare il suo talento. Non tutti ci credono ed Emanuele, nella squadra di calcio a 11 in cui gioca, é poco considerato. Poi un nuovo progetto in città: quello del Real Pozzuoli, quello di Gennaro Pastore che vuole dare un’opportunità nel futsal ai tanti ragazzi che non erano riusciti a sfondare nel mondo, a volte crudele, del calcio. Il Real dà fiducia a Daniele che la ricambia a suon di gol e buone prestazioni. Mister D’Alicandro è un maestro tatticamente per il folletto puteolano, così come il direttore Muoio che si presta come un fratello maggiore per permettere la crescita umana e morale del giocatore.
LA CHIAMATA – Daniele cresce, settimana dopo settimana. Arriva la convocazione in rappresentativa campana, fino a giungere a pochi giorni fa quando, dopo 3 anni passati al Real Pozzuoli, arriva la chiamata del Catania, in Serie B. Dai campetti di periferia al futsal professionistico. Non tutti ci riescono ma Emanuele Daniele ce l’ha fatta. Per merito del suo talento, per merito del grande lavoro svolto dal Real e per quella intuizione del presidente Pastore. In bocca al lupo Emanuele, cuore puteolano.
*Ufficio stampa Real Pozzuoli