BACOLI/ Salario accessorio: pugno di ferro dei comunali contro l’Amministrazione
BACOLI – Nervi tesi al Municipio di via Lungolago dove persiste lo stato di agitazione dei dipendenti comunali. I lavoratori contestano all’Amministrazione il mancato avvio delle procedure per la distribuzione del fondo salario accessorio. Nonostante il ramoscello d’ulivo, le tensioni tra le sigle sindacali e la Giunta Picone non si sono placate. A poco è valso l’incontro di “raffreddamento” tra le parti in Prefettura tenutosi il 29 settembre scorso, allo scopo di chiarire gli aspetti relativi alla mancata erogazione dei pagamenti dovuti.
“CORRISPETTIVO LEGITTIMO” – Stando a quanto si apprende dalla componente Cisl, Cgil, Uil e Diccap, la Società Informazione e Professione Srl (incaricata di affiancare l’Ente per attività di supporto alle procedure di adeguamento alle prescrizioni Mef in materia di fondi per le risorse decentrate), avrebbe provveduto a ricostituire il fondo dei lavoratori, conclamandone la piena legittimità. A mancare sarebbe invece il parere del Collegio dei Revisori. «Secondo insistenti voci informali, per esprimerlo – spiegano le sigle – quest’ultimo avrebbe richiesto un’ulteriore relazione istruttoria, nonché un verbale di Delegazione Trattante per la costituzione del Fondo, una delibera di costituzione ricontrattata con le organizzazioni sindacali e il Riequilibrio di Bilancio in conseguenza alle variazioni degli appostamenti». Ma i sindacati non ci stanno e rendono noto che: «la Costituzione del Fondo di parte stabile non è oggetto di contrattazione; la Legge Media (Testo Unico) ribadisce che è possibile costituire il Fondo a prescindere dall’avvenuta approvazione del Bilancio riconducendola successivamente alla stessa».
RICHIESTO UN NUOVO INCONTRO – Ed è per queste ragioni che, dinanzi all’ «assordante silenzio dell’Amministrazione, ed in particolare dell’assessore al Personale», i sindacati chiedono «ai consiglieri comunali tutti un incontro urgente per domani, mercoledì 25 ottobre, nella Sala Giunta del Municipio». Tra i problemi sul tappeto, qualora tutto dovesse restare ancora fermo al palo, potrebbero dunque non esserci più soltanto quelli economici, dal momento che questo clima incandescente inevitabilmente si ripercuoterà sui cittadini stessi. «Se entro questa settimana non saremo convocati – concludono i sindacati di categoria – ci vedremo costretti, a garanzia della salute e tutela dei lavoratori, a richiedere la sospensione degli istituti di salario accessorio, la revisione dell’orario di servizio, nonché la fornitura di dotazioni di protezione individuale di sicurezza che allo stato non sono garantiti». I lavoratori si riuniranno in Assemblea Generale venerdì 27 ottobre, a partire dalle 10,30, a fine servizio, nel piazzale antistante la Casa Comunale.