BACOLI/ I ragazzi raccontano il territorio tra ambiente, beni culturali e bradisismo

BACOLI – Il 21 maggio si terrà nella Casina Vanvitelliana di Bacoli la premiazione del Concorso di scrittura creativa voluto dal Centro Ittico Campano. L’avvocato Sergio Cosentini, amministratore del CIC, si è avvalso della collaborazione di Tile Storytellers che ha ideato il Kit di scrittura che è stato dato ai ragazzi come traccia sulla quale sviluppare poi le proprie storie. Il risultato è stato sorprendente: gli alunni della scuola secondaria di primo grado Plinio il Vecchio – Gramsci di Bacoli hanno scritto dei bellissimi racconti brevi, parlando di Ambiente, Beni Culturali, Vulcani e Bradisismo, utilizzando il linguaggio della favola, così consono a un territorio come i Campi Flegrei, ricco di miti e leggende. Il Sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, ha dichiarato: «sostenere i nostri piccoli concittadini significa costruire le basi di una comunità più consapevole e orgogliosa delle proprie radici. È bellissimo vedere i ragazzi raccontare Bacoli con gli occhi della fantasia e del cuore: sono loro i veri custodi delle nostre tradizioni e i protagonisti del nostro futuro».
L’INIZIATIVA – Sergio Cosentini, Amministratore Unico del Centro ittico Campano spa, ha voluto fortemente questa iniziativa perché: «invitare i ragazzi a scrivere dei loro luoghi di origine attraverso personaggi di fantasia significa innanzitutto dimostrare di conoscere e amare il proprio territorio. Attraverso la scrittura, i giovani riscoprono le radici della loro comunità e contribuiscono a custodirne la memoria e i valori, rendendosi protagonisti del futuro di Bacoli e dei Campi Flegrei». Il Dirigente scolastico dell’IC “Plinio il Vecchio – Gramsci”, Marco Wolfler Calvo, ha commentato la volontà dell’Istituto di partecipare all’iniziativa: «perché si è fermamente convinti che in una temperie culturale in cui le nuove generazioni sono tempestate da un’informazione accelerata e passiva -che lascia poco spazio alla riflessione e all’immaginazione, minando la loro capacità di concentrazione- il processo creativo e operoso della scrittura sia un’occasione irrinunciabile che concorre alla formazione della personalità del discente che si porterà con sé per tutta la vita».
IL KIT SCRITTURA – La professoressa Annamaria Illiano, docente referente del progetto ha illustrato il coinvolgimento dei ragazzi: «Ho trovato, fin da subito, questa iniziativa molto interessante perché era un modo simpatico di spronare i ragazzi a scrivere e mettere nero su bianco le loro idee dando largo respiro alla loro immaginazione. Ho assegnato loro il “Kit di scrittura” come compito di italiano durante le festività natalizie per dare modo a tutti di raccogliere ispirazioni, durante una libera passeggiata, tra i luoghi suggeriti dei Campi Flegrei. Al rientro, con sorpresa, tutti hanno consegnato il proprio racconto. Leggendo le storie ho sentito che ognuno di loro era emotivamente coinvolto, pertanto ho deciso di metterli tutti in gioco, senza selezionare né modificare gli elaborati». Giovanni Parisi, socio di Tile, ha spiegato com’è nata l’idea del “Kit di scrittura”: «era da tempo che lavoravamo all’idea di tre piccoli amici dei Campi Flegrei. Così, sono nati Pippo Strello, Lucia e Nero: un pipistrello, una lucciola e un gatto. Col “Kit di scrittura” abbiamo fornito ai ragazzi un’immagine e una breve descrizione dei tre simpatici animali, che li ha aiutati a capire meglio chi sono e come avrebbero potuto comportarsi. Partendo da lì, i ragazzi hanno immaginato le storie che li hanno avuti come protagonisti!». I lavori dei ragazzi saranno inoltre presentati durante la terza edizione di FAB! – il Festival dell’Archeologia di Bacoli – che si svolgerà nel Parco Borbonico del Fusaro dal 7 al 10 ottobre. Nicola Barile, direttore del FAB! ha spiegato: «i matinée del Festival sono aperti alle scuole: quale migliore pubblico per i giovani “autori” della Plinio il Vecchio – Gramsci”? FAB! è attento a tutto ciò che accade sul territorio di Bacoli, che da quest’anno – e per tutto il 2026 – è Città che legge. Quindi, oltre a parlare di archeologia, parleremo di libri. E i giovani scrittori ci hanno dimostrato che Bacoli non è solo una città che legge, ma anche una città che scrive!».