BACOLI/ Flegrea Lavoro, grana straordinari: i lavoratori vincono la controversia con il Comune

BACOLI – Una battaglia tra lavoratori e Flegrea Lavoro lunga quasi 4 mesi che sembra, finalmente, giungere al termine. E a spuntarla, alla fine, sono i dipendenti della partecipata comunale che chiedevano il pagamento di oltre 1500 ore di straordinario. Ore di lavoro aggiuntive che sarebbero state prima autorizzate e marcate attraverso il cartellino delle presenze e, poi, non inserite nei cedolini degli stipendi e quindi non pagate ai lavoratori. A seguito della lunga protesta, con a capo il sindacato F.I.A.L., il quale anche attraverso azioni dimostrative nei pressi del Municipio di Bacoli, ha raggiunto il risultato.
L’ACCORDO – Dopo 140 giorni di controversie e di accuse reciproche, l’Amministrazione e la Flegrea Lavoro hanno dovuto sottostare e, quindi, pagare gli emolumenti straordinari. Proprio nei giorni scorsi sono cominciati i primi pagamenti per le ore straordinarie per le giornate settimanali. Soldi che sono stati trovati all’interno del bilancio di Flegrea Lavoro. Mentre resta in bilico la battaglia sulle ore di straordinario effettuate di domenica, per le quali sarebbe stata attivata una causa in tribunale.
LA CONTROVERSIA CON IL SINDACATO – A seguito della protesta dei lavoratori per il mancato pagamento degli straordinari, nel mese di dicembre scorso, iniziò lo scaricabarile delle responsabilità all’interno della Flegrea Lavoro e dell’Amministrazione. “Dopo svariati mesi, notizie distorte da parte dell’ A.U. di Flegrea Lavoro che hanno indotto anche il Sindaco in errore, la Flegrea Lavoro ha dovuto retribuire le ore di lavoro straordinario non erogate negli anni 2022,2023,2024 per svariate migliaia di euro. Per noi – afferma il sindacalista di Fial, Domenico Merolla – si tratta di soddisfazione parziale, mancano ancora qualche centinaia di ore di lavoro straordinario festivo non erogate nonostante siano state verificate in contraddittorio e firmate anche dall’ A.U., fatto gravissimo e che esporrà la società a sicura soccombenza in giudizio con aggravio di spesa, che dovrebbero essere pagate dall’ A.U. di tasca sua”.