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Ausiliare della sosta arrestato a Bacoli: dopo una notte in carcere finisce ai domiciliari

Ausiliare della sosta arrestato a Bacoli: dopo una notte in carcere finisce ai domiciliari
  • Pubblicato25 Settembre 2025

BACOLI – Dopo una notte trascorsa nel carcere di Poggioreale è finito ai domiciliari Antonio Alfieri, il 32enne ausiliare della sosta arrestato a Bacoli dopo essere stato trovato in possesso di oltre due chili di droga e 37mila euro in contanti. Il Gip di Napoli, nella giornata di ieri, durante l’udienza di convalida ha accolto la richiesta degli arresti domiciliari presentata dall’avvocato difensore Ferdinando Romani. Alfieri era stato arrestato dai carabinieri della stazione di Bacoli durante un’operazione anti droga condotta sul litorale di Miliscola e Miseno. L’uomo mercoledì sera si trovava nei pressi di un bar insieme ad alcuni amici, in una zona dove da giorni venivano segnalati movimenti sospetti e un giro di ketamina tra giovanissimi, quando è stato trovato in possesso di alcuni pezzi di marijuana. Poca roba che però ha acceso il fiuto investigativo dei militari che non si sono fermati davanti a quello che poteva essere derubricato come un “uso personale”. Così è scattato un secondo controllo, nella Mercedes parcheggiata in via Dragonara, nella zona di Miseno, dove però non è stato trovato nulla.

LA DROGA – Non convinti, però, i carabinieri hanno deciso di perquisire l’abitazione del 32enne, in pieno centro storico dove sono stati trovati in totale di 37mila e 100 euro. Soldi che hanno portato sulle tracce della fonte del guadagno, ovvero la droga. Messo alle strette l’ausiliare della sosta (che lavora per una società privata che gestisce il servizio di strisce blu per conto del comune di Bacoli) ha poi confessato ai militari di avere un’altra abitazione dove è stato trovato l’ingente quantitativo di droga: in totale 24 grammi di cocaina, quasi un chilo di hashish e poco più di un chilo e mezzo di marijuana, 56 grammi di ketamina e altre nove dosi della stessa sostanza già confezionate e pronte alla vendita, ecstasy, cocaina rosa e 581 pillole di MDMA. Indagini sono in corso per capire la provenienza dell’ingente quantità di droga e se l’attività del 32enne sia stata condotta per conto di qualche clan camorristico dell’area flegrea o dell’hinterland napoletano.